Bergoglio sui migranti: «Il lavoro realizzato da schiavi è un orrore»

28/05/2014 

 

 

Migranti nelle acque di Lampedusa

(©Ansa)

(©ANSA) MIGRANTI NELLE ACQUE DI LAMPEDUSA

Messaggio di Francesco per la Conferenza dell'Ilo: «La disoccupazione sta tragicamente espandendo le frontiere della povertà»

DOMENICO AGASSO JR
TORINO

Problemi dell’immigrazione e disoccupazione: su questi argomenti riflette papa Francesco nel messaggio inviato per la 103esima sessione della Conferenza dell'Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) – indirizzato al direttore generale Guy Ryder – che si svolge a Ginevra da oggi al 12 giugno.

La «tratta degli esseri umani», come anche il «lavoro coatto e la riduzione in schiavitù», è un «orrore» e una «piaga, un crimine contro umanità», dice il Pontefice. «È giunto il momento – esorta – di unire le forze e lavorare insieme per liberare le vittime di tali traffici e per sradicare questo crimine che colpisce tutti noi, dalle singole famiglie alla intera comunità mondiale».

Per Francesco è inaccettabile che, «nel nostro mondo, il lavoro fatto da schiavi sia diventato moneta corrente». Si tratta di un «grave problema» collegato alla «migrazione di massa». «Già il notevole numero di uomini e donne costretti a cercare lavoro lontano dalla loro Patria – scrive Papa Bergoglio – è motivo di preoccupazione».

«Nonostante la loro speranza per un futuro migliore, essi – continua – frequentemente incontrano incomprensione ed esclusione per non parlare di quando fanno l'esperienza di tragedie e disastri. Avendo affrontato tali sacrifici, questi uomini e donne spesso non riescono a trovare un lavoro dignitoso e diventano vittime di una certa “globalizzazione dell'indifferenza”. La loro situazione li espone a ulteriori pericoli, quali l`orrore della tratta di esseri umani, il lavoro coatto e la riduzione in schiavitù».

«Questo – sottolinea – non può continuare! La tratta di esseri umani è una piaga, un crimine contro l`intera umanità. È giunto il momento di unire le forze e di lavorare insieme per liberare le vittime di tali traffici e per sradicare questo crimine che colpisce tutti noi, dalle singole famiglie all'intera comunità mondiale».

Francesco poi parla di lavoro: «La disoccupazione sta tragicamente espandendo le frontiere della povertà. Impegnandoci per accrescere le opportunità di lavoro, affermiamo la convinzione che solo “nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, l'essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita”», afferma citando la sua esortazione apostolica “Evangelii gaudium”.

Secondo Francesco, la crisi contemporanea «è particolarmente sconfortante per i giovani disoccupati, che possono troppo facilmente demoralizzarsi, perdendo la consapevolezza del loro valore e sentendosi alienati dalla società».

«Il lavoro umano è parte della creazione e continua il lavoro creativo di Dio», ribadisce mettendo in evidenza che «questa verità ci porta a considerare il lavoro sia un dono che un dovere».

«Il lavoro – aggiunge – non è meramente una merce, ma possiede la sua propria dignità e valore».

Nel testo Bergoglio ricorda che «la dottrina sociale della Chiesa Cattolica si pone a sostegno delle iniziative dell'Ilo, che intendono promuovere la dignità della persona umana e la nobiltà del lavoro».

 
Precedente Sudan, condannata a morte per apostasia, Meriam partorisce in carcere Successivo La comunione ai divorziati risposati è un'esigenza dovuta ai tempi? Falso!