Cardinale Müller: «Nell’attacco al matrimonio come unione di uomo e donna, assistiamo al suicidio dell’umanità»

 

 

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Novembre 20, 2014 
Redazione

Il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ha parlato a margine del Colloquio interreligioso internazionale “Humanum”

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«Nell’attacco al matrimonio come unione complementare di uomo e donna, stiamo assistendo a una specie di suicidio dell’umanità stessa. Soprattutto nell’Occidente secolarizzato, in Europa, Usa e Nord America». Parla così in un’intervista al National Catholic Register il cardinale Gerhard Müller, a margine del Colloquio interreligioso internazionale “Humanum. La complementarietà tra uomo e donna” (qui alcune testimonianze).

«ECCEZIONALE UNITÀ». Il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ha commentato così il simposio dove è intervenuto anche papa Francesco: «È qualcosa di straordinario che così tante comunità cristiane e 13 diverse religioni di tutto il mondo si siano riunite per dare testimonianza alle convinzioni basilari sul matrimonio. Anche se provenienti da diverse tradizioni, visioni del mondo, categorie e concezioni, c’è stato un eccezionale grado di unità circa la natura del matrimonio».

VALORE DELLA NATURA UMANA. Che cos’hanno in comune tante denominazioni cristiane e religioni diverse? «Ciò che tutti condividiamo è un comune riferimento alla natura umana, agli aspetti essenziali dell’esistenza umana e della relazione tra uomo e donna. (…) La famiglia non è qualcosa di isolato. Appartiene a una famiglia più grande, al suo stesso popolo, a una storia, regione e cultura. Questo sottolinea che non siamo individui isolati, ma esseri creati da Dio per vivere insieme».

«FAMIGLIA IN CRISI». Il cardinale ha anche affermato che un simile incontro è stato organizzato solo ora a causa della «crisi che la famiglia sta affrontando», tale che «è aumentato il nostro bisogno di una testimonianza internazionale e interreligiosa». Infatti oggi «la famiglia è in tanti luoghi sull’orlo del precipizio: dobbiamo fermarci e non fare quell’ultimo passo, ora che è ancora possibile tornare indietro».

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«MAI SI PARLA DEL PERCHÉ». Oggi, continua il Prefetto, c’è un grande bisogno di sentir parlare di matrimonio, perché «anche se molti pensano che non si faccia altro che parlarne, in realtà la discussione riguarda sempre il sesso o le relazioni che falliscono. Al contrario, non si discute mai del perché uomini e donne si attraggono a vicenda, di quanto siano complementari e di quanto si realizzino a vicenda. Questo è ciò a cui la maggior parte delle persone è interessata: come rendere il matrimonio migliore, più forte e più soddisfacente».

DISCRIMINAZIONE. E anche se oggi la «maggioranza silenziosa» che crede ancora nel «matrimonio tradizionale» viene zittita «dall’uso della parola “discriminazione”», «non è possibile sostenere che la relazione tra uomo e donna sia solo un prodotto culturale e sociale, il “dono” di un governo o una costruzione umana perché è una relazione fondamentale, che sta alla base». Allo stesso modo, «anche i bambini non sono il prodotto della società o un oggetto dello Stato». Per questo «i governi non possono soppiantare la primordiale responsabilità dei genitori verso i figli né negare ai figli il loro diritto di crescere con un padre e una madre».

«CONTRIBUTO AL SINODO». Il colloquio, conclude il cardinal Müller, «è indipendente dal Sinodo perché ci lavoriamo da oltre un anno. Ma sicuramente, visto l’alto livello di discussione raggiunto, può essere contributo al colloquio che si sta svolgendo all’interno della Chiesa cattolica e non solo».

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