Cristiada. Mille persone alla prima italiana con Tempi. «Un film da far vedere nelle scuole»

  

Invia per Email Stampa

Ottobre 16, 2014 Redazione

Pienone inatteso alla serata organizzata dalla Dominus Production e promossa da Tempi. Le parole di apprezzamento dell’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno e di Alessandra Kustermann

             cristiada-film-tempi

C’era un pienone di gente imprevisto ieri sera alla “prima” italiana di Cristiada organizzata da Dominus Production e promossa da Tempi al multisala Uci di Milano Bicocca. Tra le prenotazioni raccolte nei giorni precedenti e gli spettatori aggiuntisi senza preavviso, si sono accalcate quasi mille persone, tante da costringere il cinema non solo a spostare all’ultimo minuto la proiezione nella sala di massima capienza, ma anche a predisporne in fretta un’altra per consentire a tutti (sebbene con qualche inevitabile disagio) di assistere all’evento.

tempi-cristiadaLA STORIA SCONOSCIUTA. Prima della proiezione, patrocinata dalla Regione Lombardia (presente in sala l’assessore alla Cultura Cristina Cappellini) e dal Comune di Milano, sono intervenuti, oltre al direttore di Tempi Luigi Amicone, l’assessore alla Cultura della città Filippo Del Corno, la dottoressa Alessandra Kustermann, primario del pronto soccorso ostetrico ginecologico della clinica Mangiagalli di Milano, e lo storico Arturo Iannacone, autore del saggio Cristiada. L’epopea dei Cristeros in Messico (Lindau). Ad accomunare gli interventi di Del Corno e della dottoressa Kustermann la significativa ammissione che prima dell’invito alla serata di ieri nessuno dei due aveva mai sentito parlare della persecuzione dei cattolici in Messico e della guerra dei Cristeros.

«DA FAR VEDERE ALLE SCUOLE». Del Corno, che ha voluto a propria volta patrocinare l’evento con l’assessorato di cui è titolare, ha sottolineato l’importanza del “patrimonio cognitivo” come arma di difesa dell’umanità rispetto agli orrori di cui è disseminata la storia e in particolare alla loro ripetizione. L’assessore ha fatto in proposito esplicito riferimento alle violenze in atto contro i cristiani in Medio Oriente. Anche la dottoressa Kustermann ha avvicinato la storia del Messico all’attualità dell’Iraq e della Siria, sottolineando – pur da un punto di vista lontano e spesso opposto rispetto a quello di Tempi – l’importanza di difendere incondizionatamente tutte le libertà, compresa la libertà religiosa, ed esprimendo l’auspicio che le opere come Cristiada siano «mostrate nelle scuole dei nostri figli».

Leggi anche la nostra recensione del film e le interviste esclusive al protagonista Andy Garcia e al produttore Pablo José Barroso.

Leggi di Più: Cristiada al cinema. Mille persone alla "prima" con Tempi | Tempi.it 
Follow us: @Tempi_it on Twitter | tempi.it on Facebook

Precedente E’ Francesco? Argomenti contrapposti, argomento trascurato (prima parte) Successivo «È più estinta dell’uccello dodo dell’isola Maurizio». Cosa diceva il mondo dell’Humanae Vitae di Paolo VI. Un dibattito attuale