Da Ratzinger i promotori del pellegrinaggio su messa in latino

02/09/2014 

 

Benedetto XVI

BENEDETTO XVI

Benedetto XVI ha incontrato il direttore della rete di associazioni impegnate nell’applicazione del Motu Proprio con cui nel 2007 liberalizzò la messa in latino

REDAZIONE
ROMA

 

 

 

Nel tardo pomeriggio di ieri, il Papa emerito Benedetto XVI ha ricevuto nella sua residenza in Vaticano Cosimo Marti, cofondatore e tesoriere della Federazione Internazionale Juventutem accompagnato da Giuseppe Capoccia, direttore del pellegrinaggio del «Populus Summorum Pontificum», la rete di associazioni e movimenti ecclesiali impegnati nell'applicazione del Motu Proprio con cui nel 2007 lo stesso Benedetto XVI liberalizzò la messa in latino. Lo rende noto il blog «Notiones Romaines», rilanciato anche dal siti  Messainlatino.it.

 

 

Nel luglio di quest'anno, in coincidenza con il settimo  anniversario del Motu Proprio «Summorum Pontificum» del 7 luglio 2007 Cosimo Marti ha ricevuto, tramite la Nunziatura Apostolica di Berna – sede in Svizzera di Juventutem -, una lettera che ormai non attendeva più, dopo aver domandato udienza a Benedetto XVI prima che questi rinunciasse al pontificato nel febbraio dell'anno scorso. La lettera del'arcivescovo Georg Gaenswein, segretario particolare del Papa emerito, lo invitava infatti a incontrare Ratzinger in Vaticano.

 

 

Avendo la possibilità di essere accompagnato da una persona, Cosimo Marti ha scelto Giuseppe Capoccia, delegato generale del Coetus Internationalis Summorum Pontificum che, dal 2012, organizza il pellegrinaggio internazionale del «Populus Summorum Pontificum» a Roma, la cui prossima edizione si terrà a fine ottobre di quest'anno. Venerdì 24 ottobre, sarà il cardinale George Pell, prefetto vaticano per l'Economia, a celebrare una messa pontificale nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, anche come azione di ringraziamento per la Federazione Juventutem, ospite quest'anno del pellegrinaggio nel decimo anniversario della sua costituzione.

Precedente Nosiglia: “Quella locandina offende anche i non credenti” Successivo Iraq, cristiano ucciso perché rifiuta di convertirsi all’Islam