Francesco: il diavolo non è un mito, esiste e bisogna combatterlo

30/10/2014 
Il Pontefice mette in guardia dal demonio

(©Ansa)

(©ANSA) IL PONTEFICE METTE IN GUARDIA DAL DEMONIO

Il Papa a Santa Marta: «Non ci butta addosso fiori» ma «frecce infuocate»; la vita cristiana è una continua e bella lotta contro le tentazioni; l'arma vincente è «la verità»

DOMENICO AGASSO JR
ROMA

Ha di nuovo chiesto ai cristiani di vigilare contro il male e ha sottolineato che «la vita cristiana è una lotta» quotidiana. Papa Francesco lo ha affermato, commentando un passo della Lettera di San Paolo agli Efesini, nell’omelia odierna a Casa Santa Marta, sintetizzata da Radio Vaticana.

«A questa generazione, e a tante altre, hanno fatto credere – ha detto il Pontefice – che il diavolo fosse un mito, una figura, un'idea, l'idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui».

«Ma noi non siamo tanto convinti», ha aggiunto Francesco spronando a vestire «l'armatura di Dio: la verità».

«La vita è una milizia. La vita cristiana – ha detto Papa Bergoglio – è una lotta, una lotta bellissima, perché quando il Signore vince in ogni passo della nostra vita, ci dà una gioia, una felicità grande: quella gioia che il Signore ha vinto in noi, con la sua gratuità di salvezza. Ma sì, tutti siamo un po' pigri, no, nella lotta, e ci lasciamo portare avanti dalle passione, da alcune tentazioni. È perché siamo peccatori, tutti! Ma non scoraggiatevi. Coraggio e forza, perché c'è il Signore con noi».

La vita cristiana è un «combattimento continuo» contro le tentazioni, contro il demonio, il mondo e le passioni della carne. Il diavolo esiste e bisogna sconfiggerlo: «Lo dice Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo dice». Ci vogliono «forza e coraggio» per «resistere e per annunziare». Per «andare avanti nella vita spirituale – ha riaffermato – si deve combattere. Non è un semplice scontro, no, è un combattimento continuo». Francesco ha quindi rammentato che sono tre «i nemici della vita cristiana»: «Il demonio, il mondo e la carne», ovvero le passioni, «che sono le ferite del peccato originale».

Certo, ha osservato il Papa, «la salvezza che ci dà Gesù è gratuita», ma siamo chiamati a difenderla: «Da che devo difendermi? Cosa devo fare? “Indossare l'armatura di Dio”, ci dice Paolo, cioè quello che è di Dio ci difende, per resistere alle insidie del diavolo. È chiaro? Chiaro. Non si può pensare a una vita spirituale, a una vita cristiana, diciamo a una vita cristiana, senza resistere alle tentazioni, senza lottare contro il diavolo, senza indossare questa armatura di Dio, che ci dà forza e ci difende».

Abbiamo «bisogno di questo scudo della fede», perché «il diavolo non ci butta addosso fiori» ma «frecce infuocate» per uccidere. Francesco ha esortato dunque a prendere «l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito che è la Parola di Dio». E ha invitato a pregare costantemente, a vegliare «con preghiere e suppliche».

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