Francesco: “Non dobbiamo avere paura della solidarietà nella chiesa e nella società”

30/05/2013 
Il Papa alla celebrazione del Corpus Domini

IL PAPA ALLA CELEBRAZIONE DEL CORPUS DOMINI

Comunione e condivisione sono le parole chiave del cristiano, che il pontefice ha evocato alla folla di fedeli dal sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano

REDAZIONE VATICAN INSIDER
ROMA

"Nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura della solidarietà: una parola malvista dallo spirito mondano".

''Gesu' anche questa sera si dona a noi nell'Eucaristia, condivide il nostro stesso cammino, anzi si fa cibo, il vero cibo che sostiene la nostra vita anche nei momenti in cui la strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi''.

Ha affermato papa Francesco durante l'omelia della messa solenne per il 'Corpus Domini' celebrata sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano.   

Nell'Eucaristia, ha spiegato papa Francesco, ''il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perche' la potenza di Dio, che e' quella dell'amore, scende nella nostra poverta' per trasformarla''.

Papa Francesco ha voluto sottolineare come sia fondamentale «saper mettere a disposizione di Dio quello che abbiamo, cioè le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto».il Pontefice a tal proposito ha evocato il miracolo delle moltiplicazione dei pani e dei pesci.

«Di fronte alla necessità della folla, ecco – ha ricordato Francesco – la soluzione dei discepoli: ognuno pensi a se stesso; congedare la folla» che era rimasta fino alla sera tardi ad ascoltare Gesù e che ora non era possibile trattenere perché mancavano viveri sufficienti: «non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente», dissero al Maestro.

«Quante volte noi cristiani – ha esclamato il Papa -abbiamo questa tentazione! Non ci facciamo carico delle necessità degli altri, congedandoli con un pietoso: `Che Dio ti aiuti´, intanto io non ti vedo». Invece, ha spiegato il Pontefice, «la soluzione di Gesù va in un'altra direzione, una direzione che sorprende i discepoli: `Voi stessi date loro da mangiare´.

Ma come è possibile che siamo noi a dare da mangiare ad una moltitudine?´ replicarono. Gesù non si scoraggia: chiede ai discepoli di far sedere la gente in comunità di cinquanta persone, alza gli occhi al cielo, recita la benedizione, spezza i pani e li dà ai discepoli perché li distribuiscano». «È questo – ha commentato Bergoglio – un momento di profonda comunione: la folla dissetata dalla parola del Signore, è ora nutrita dal suo pane di vita. E tutti ne furono saziati».

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