Il silenzio dei vescovi italiani sull'attacco alla famiglia in atto, lo stile pastorale di papa Francesco che a volte crea fraintendimenti. Tanti cattolici esprimono disagio e perplessità. Una lettera di Mario Palmaro lancia una provocazione forte, il direttore Riccardo Cascioli risponde e "corregge" il tiro. Un dibattito si avvia….
Palmaro: per noi il problema non è Matteo Renzi, ma è la Chiesa che, davanti allo scatenamento della lobby gay, tace. Cascioli: la Chiesa è guidata da Cristo e non dagli uomini. L'unica risposta alle tenebre è la preghiera.
Lo scopo ultimo, per la persona e per la Chiesa, è la gloria di Dio attraverso la salvezza delle anime. Tutto il resto è mezzo allo scopo, inclusa la morale. E' questa la chiave di interpretazione di quanto dice papa Francesco.
Sul fronte famiglia la situazione è gravissima e di fronte a questa gravità è troppo evidente il silenzio, il divagare e i giochi di parole di troppi vescovi. I laici non hanno bisogno di ricette, ma di conferme dottrinali.
Ci sono letture di questo Pontificato viziate da un pregiudizio, positivo o negativo. Per comprenderlo bisogna ripercorrere la storia del pontificato precedente.
In sant'Ignazio la ricerca della gloria di Dio e della salvezza delle anime va sempre fatta all'interno della vita morale e non contro di essa. L'«indifferenza» dei mezzi si riferisce solo a quanto è lasciato al nostro libero arbitrio.
Per i "novatori" di ogni latitudine, la crisi originerebbe dalla rigidità dottrinale, dalla dipendenza dai dogmi, dal mancato aggiornamento. Ma dove questa ricetta viene applicata, i fedeli si perdono, ai sacerdoti viene a mancare la fortezza. E come ricordava il Beato Giovanni Paolo II “Per un Vescovo la mancanza di fortezza è l’inizio della sconfitta. Può continuare a essere apostolo? Per un apostolo, infatti, è essenziale la testimonianza resa alla Verità! E questo esige sempre la fortezza”.
Il Papa è un re che, per molti suoi sudditi, è nudo. Una nudità che imbarazza, per metodi, messaggi, affermazioni e atteggiamenti. A questo imbarazzo, alcuni rispondono con dosi sempre più massicce di tranquillanti. Ma è il modo giusto di affrontare un problema che c'è?
Ho imparato a seguire con intelligenza e amore l'autorità della Chiesa, mai prendendo le distanze ma senza rinunciare alla ragionevolezza. Tra i nuovi estimatori del Papa ci sono tanti che hanno divulgato un Magistero parallelo.
Il dis-orientamento di tanti cattolici davanti alle polemiche sui discorsi del Papa, si supera solo con la consapevolezza che l'obbedienza al Papa deriva solo da un motivo di fede.
I Papi hanno sempre avuto nemici all'interno e all'esterno della Chiesa. Forse in qualche caso papa Francesco è imprudente, ma non si dimentichi che nella sua missione di successore di Pietro va sempre obbedito
– Non si può tacere, di Cristina Siccardi
E' stato mandato dallo Spirito Santo per stimolare e orientare la Nuova Evangelizzazione delle nostre antiche Chiese d’Europa, cariche di storia, ma preoccupate di conservare i fedeli più che di uscire per testimoniare Cristo ai lontani.
La lettera di Mario Palmaro con la risposta di Riccardo Cascioli hanno generato molte reazioni da parte dei nostri lettori, oltre agli interventi dei collaboratori che state leggendo in questi giorni. Aldilà della naturale diversità di commenti, risalta però una diffusa gratitudine per avere lanciato questo dibattito, segno che il tema in questione è molto sentito. Oggi perciò cominciamo a pubblicare alcune delle numerose mail giunte in redazione.
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(Mc 9, 38-40)