IL CASO “GIUDA”

A maggior chiarimento della frase: “quando sono sceso in esso (frase che tra l’altro appare nel Credo o Simbolo Apostolico (e precisamente: "discese agli inferi) leggiamo anche questa nota di Maria Valtorta e la relativa risposta di Gesù:

Mi permetto anche di ripetere a Gesù, presente e buonissimo, una domanda che mi fu fatta da qualche Padre Servita, non so di preciso chi, ma mi sembra P. Berti, non so se per propria iniziativa o per suggerimento di altri, circa la discesa di Gesù all’Inferno, e che incidentalmente ho ritrovata accennata in data 15‑1‑44 e che sembra abbia urtato qualcuno.

Mi risponde… Giunge ora la lettera di P. Berti che mi chiede di fare un pro‑memoria da presentarsi al S. Padre. E Gesù sorridendo, tutto luminoso, mi dice appena mi viene portata la lettera: “Aprila e leggila”. Cosa che faccio, rimanendo sbalordita come tutte le volte che c’è rispondenza fra le parole di Gesù e ciò che succede. Gesù, sempre sorridendo, dice: “Ecco perché proprio ora, dopo quattro mesi, ti accontento e per questo Padre, al quale ti ho detto già che potevi comunicare questo punto. Per gli altri punti, sai a chi devi e quando e come notificarli. E ora ascolta, ché ripeto il principio”.

Dice Gesù:

«Darai queste parole a P. Berti, ormai sai che è lui che te ne chiese:

Quando alla mia Maria ho dettato il dettato del 15-1-44 e ho detto: "quando sono sceso in esso per trarre dal limbo coloro che attendevano la mia venuta ho avuto orrore di quell'orrore e, se cosa fatta da Dio non fosse immutabile perché perfetta, avrei voluto renderlo meno atroce perché sono l'Amore e di quell'orrore ho avuto dolore", ho voluto parlare dei diversi luoghi d'oltre tomba, dove erano i trapassati, presi in generale, e detti "inferno" per opposizione al Paradiso dove è Dio.

Quando, nel sovrabbondare del mio gaudio dopo la consumazione del Sacrificio, Io ho potuto aprire il Limbo ai giusti e trarre dal Purgatorio moltissimi spiriti, ho fremuto di orrore contemplando nel mio pensiero che solo per il luogo di dannazione non c'era redenzione né mutazione di orrore. Ma non entrai in esso. Non era giusto e utile farlo.

Vi stupisce che abbia tratto anche dal Purgatorio molte anime? Pensate: se una S. Messa può liberare un penante, e sempre serve ad abbreviare e addolcire la purgazione, cosa non sarà stato il reale Sacrificio dell'Agnello divino per i purganti? Io, Sacerdote e Vittima, ho ad essi applicato i miei meriti e il mio Sangue, ed Esso ha fatto bianche le stole non ancor totalmente fatte candide dal bianco fuoco della carità purgativa." (I Quaderni del 1945-50 , 31‑1‑47. ed. CEV).


Dopo questi doverosi chiarimenti, penso che si possa concordare anche noi con quanto detto dall’amico Antonio Socci che, avendo umilmente e sapientemente creduta ispirata l’Opera di Maria Valtorta, ha anche potuto “credere e quindi comprendere” il mistero del tradimento di Giuda. A chi fosse interessato a conoscere questo “mistero” rimando quindi alla lettura dell’Evangelo come mi è stato rivelato, e soprattutto al nono volume dove si tratta della Passione e Morte di Gesù e quindi sono egregiamente riportati tutti i fatti che di questo tradimento parlano.

 

 

 

 

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