Il Papa: attenti a Satana, sembra buono ma vuole distruggerci

29/09/2014 
Papa Francesco tra i fedeli

(©Afp)

(©AFP) PAPA FRANCESCO TRA I FEDELI

Francesco a Santa Marta: «Gli angeli ci difendono, lottano contro il Diavolo per far vincere l'uomo». Questa battaglia «è una realtà quotidiana. Se non si lotta, saremo sconfitti»

DOMENICO AGASSO JR
ROMA

«Satana è nemico dell'uomo ed è astuto perché presenta le cose come se fossero buone, ma la sua intenzione è distruggerlo, magari con motivazioni umanistiche». Lo ha affermato papa Francesco nell'omelia di questa mattina a Casa Santa Marta spiegando – nel giorno in cui la Chiesa celebra la Festa dei santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele – che «gli angeli ci difendono». Lo riferisce Radio Vaticana. «La Chiesa – ha sottolineato il Pontefice – onora gli angeli perché sono nella gloria di Dio, difendono il gran mistero nascosto di Dio: il Verbo venuto nella carne. Compito del popolo di Dio – ha aggiunto – è custodire in sé l'uomo: l'uomo Gesù, custodirlo perché è l'uomo che dà vita a tutta l'umanità». Secondo Papa Bergoglio, invece, «nei suoi progetti di distruzione, Satana inventa spiegazioni “umanistiche” che vanno propriamente contro l'uomo, contro l'umanità e contro Dio». «La lotta – ha rilevato – è una realtà quotidiana, nella vita cristiana: nel nostro cuore, nella nostra vita, nella nostra famiglia, nel nostro popolo, nelle nostre chiese. Se non si lotta, saremo sconfitti».

Il Pontefice ha basato la sua predica sulle Letture del giorno, che raccontano la visione della gloria di Dio narrata dal profeta Daniele con il Figlio dell’Uomo, Gesù Cristo, davanti al Padre; la lotta dell’Arcangelo Michele e i suoi angeli contro «il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo» e «seduce tutta la terra abitata» ma viene battuto, come afferma l’Apocalisse; e il Vangelo in cui Cristo dice a Natanaèle: «Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Ecco che Francesco si è soffermato sulla «lotta fra il demonio e Dio»: «Ma questa lotta avviene dopo che Satana cerca di distruggere la donna che sta per partorire il figlio. Satana sempre cerca di distruggere l’uomo: quell’uomo che Daniele vedeva lì, in gloria, e che Gesù diceva a Natanaèle che sarebbe venuto in gloria. Dall’inizio la Bibbia ci parla di questo: di questa seduzione per distruggere, di Satana. Magari per invidia. Noi leggiamo nel Salmo 8: “Tu hai fatto l’uomo superiore agli angeli”, e quell’intelligenza tanto grande dell’angelo non poteva portare sulle spalle questa umiliazione, che una creatura inferiore fosse fatta superiore; e cercava di distruggerlo».

Il Diavolo, quindi, prova a distruggere l’umanità: «Tanti progetti, tranne i peccati propri, ma tanti, tanti progetti di disumanizzazione dell’uomo, sono opera di lui, semplicemente perché odia l’uomo. È astuto: lo dice la prima pagina della Genesi; è astuto. Presenta le cose come se fossero buone. Ma la sua intenzione è la distruzione. E gli angeli ci difendono. Difendono l’uomo e difendono l’Uomo-Dio, l’Uomo superiore, Gesù Cristo che è la perfezione dell’umanità, il più perfetto. Per questo la Chiesa onora gli angeli, perché sono quelli che saranno nella gloria di Dio – sono nella gloria di Dio – perché difendono il gran mistero nascosto di Dio, cioè che il Verbo è venuto in carne».

Il Papa ha poi precisato che «il compito del popolo di Dio è custodire in sé l’uomo: l’uomo Gesù» perché «è l’uomo che dà vita a tutti gli uomini». Invece, nei suoi progetti di distruzione, il Demonio crea «spiegazioni umanistiche che vanno propriamente contro l’uomo, contro l’umanità e contro Dio».

Questa «lotta è una realtà quotidiana, nella vita cristiana: nel nostro cuore, nella nostra vita, nella nostra famiglia, nel nostro popolo, nelle nostre chiese… Se non si lotta, saremo sconfitti. Ma il Signore ha dato questo mestiere principalmente agli angeli: di lottare e vincere. E il canto finale dell’Apocalisse, dopo questa lotta, è tanto bello: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il Regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte”».

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