Il Papa: “Giovani e anziani costruiscono il futuro”

26/07/2013  

 

Papa Bergoglio

PAPA BERGOGLIO

L’Angelus da Rio. Il Pontefice, come un parroco, ha confessato cinque giovani. Al palazzo dell’arcivescovado ha poi incontrato alcuni detenuti

GIACOMO GALEAZZI
RIO DE JANEIRO

Il Vangelo della misericordia attraverso i gesti del Papa pastore. Francesco confessa i ragazzi della Gmg e incontra i loro coetanei più sfortunati, cioè i giovani detenuti cui la vita ha subito mostrato il suo volto più triste. Poi all'Angelus recitato al palazzo dell'arcivescovado segnala alle nuove generazioni il contributo di saggezza degli anziani. Come Giovanni XXIII con i carcerati di Regina Coeli, così Francesco si è chinato sulle sofferenze dei detenuti minorenni che gli hanno confidato in arcivescovado frammenti di giovani vite in difficoltà.

Stamattina Bergoglio ha avuto un breve incontro riservato con cinque giovani detenuti, accompagnati da alcuni assistenti. La condizione dietro le sbarre gli sta particolarmente a cuore. Lo scorso Giovedì Santo, Francesco ha celebrato la messa "in coena Domini" nel carcere minorile di Casal del Marmo, alla periferia di Roma. Anche Benedetto XVI aveva visitato la casa circondariale all’inizio del suo pontificato. Prima dell'incontro con i giovani detenuti, alla "Fiera confessionaria" allestita in un parco, il Pontefice ha confessato cinque ragazzi: un'italiana, tre brasiliani e un venezuelano.  "Una grande emozione, con la sua semplicità e schiettezza il Papa ci aiuta a interpretare bene il disegno di Dio per ciascuno di noi", racconta Claudia Giampietro, 27enne abruzzese di Città Sant'Angelo. E aggiunge:"Il Papa ci ha messo a nostro agio con il suo atteggiamento, ero sorprendentemente tranquilla". Renan Souza, 22 anni, impiegato nel comune di Paracuru, nello stato del Cerea, spiega:''E' il Papa del popolo, è molto generoso".

Quindi all'Angelus il Papa ha proposto un'alleanza tra generazioni. I nonni "sono importanti nella vita della famiglia per comunicare quel patrimonio di umanità e di fede che è essenziale per ogni società", ricordando che oggi in Brasile e in altri Paesi si celebra la festa dei nonni. "Il dialogo tra generazioni – ha aggiunto – è un tesoro da conservare e alimentare. In questa Giornata mondiale i giovani vogliono salutare i nonni e li ringraziano per la testimonianza di saggezza che ci offrono continuamente".

Il Papa ha preso le mosse dalla festa, oggi, dei santi Gioacchino e Anna, i genitori della Madonna che, ha detto, "fanno parte di una lunga catena che ha trasmesso l'amore per Dio, nel calore della famiglia come luogo privilegiato per trasmettere la fede". Bergoglio ha poi citato il documento di Aparecida: "I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita". Inoltre ha chiesto di "coltivare e alimentare" "questo tesoro" che è il "dialogo tra le generazioni". Dunque che “il Signore benedica i nonni" e ci permetta di "invecchiare con sapienza" per poterla trasmettere agli altri, aveva già auspicato stamattina Francesco alla messa celebrata nella residenza di Sumaré. A concelebrare la messa col Papa alcuni gesuiti presenti a Rio.E Bergoglio auspica "che noi si possa essere come il buon vino, che quando invecchia migliora: è più buono". Infatti, "Dio ci doni la grazia di invecchiare con sapienza, di invecchiare con dignità", ha anche detto rivolgendosi ai confratelli gesuiti che concelebravano con lui.

 

Angelus PAPA FRANCESCO 

 

 
 
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