«Il Papa per il Sinodo sulla famiglia ha “visto la mano di Dio”» IFrameIFrame

29/04/2014 
 
Card. Barbarin in bici

(©LAPresse)

(©LAPRESSE) CARD. BARBARIN IN BICI

Lo ha rivelato Barbarin. «Non è sorprendente che Francesco si sia affidato all'intercessione dei due nuovi Pontefici santi, perché la posta in gioco è molto alta»

DOMENICO AGASSO JR
ROMA

Papa Francesco ha confidato di «aver visto la mano di Dio» nella scelta di dedicare al tema della famiglia i due prossimi Sinodi, che si terranno nel 2014 e 2015. Lo ha riferito in mattinata il cardinale Philipe Barbarin, arcivescovo di Lione, agli oltre trecento partecipanti al “IX Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa”, promosso dalla Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce.

«Non è per nulla sorprendente che il Papa abbia affidato i lavori dei Sinodi sulla famiglia all'intercessione dei due nuovi Pontefici santi, per essere condotti nella docilità dello Spirito Santo», ha aggiunto Barbarin. Su queste tematiche, infatti, è del tutto inevitabile «unirsi in preghiera, perché la posta in gioco è molto alta».

Un'esperienza vissuta in prima persona, quella di Barbarin, in un Paese, quello francese, dove il processo di secolarizzazione ha portato a «considerare come diritti fondamentali della persona», l'approvazione di leggi contro il matrimonio e la vita. In questo è stato di conforto assistere alla «significativa testimonianza resa dai cattolici francesi», che negli ultimi tempi si è espressa mediante manifestazioni di grande portata, dove l'elemento centrale è stato appunto la preghiera. Per un credente, si è quindi detto convinto il Cardinale, «ci sono verità che non vengono scalfite dalla maggioranza in Parlamento. Se c'è un fondamento antropologico definitivo, esso dura per sempre».

Precedente «Tra cristiani non c’è posto per lotte di potere, invidia e chiacchiere» Successivo Giovanni XXIII e Togliatti, tra fatti e ideologie