Incontra il Papa il patriarca con il fratello rapito in Siria

27/09/2013 

 

Youhanna X

 

YOUHANNA X

 

Francesco vede Youhanna X, fratello di uno dei due vescovi sequestrati ad Aleppo. Secondo fonti ufficiali di Beirut i due sarebbero vivi

GIORGIO BERNARDELLI
ROMA

È il patriarca greco-ortodosso di Antiochia in visita al Papa. Ma è anche il fratello di uno dei due vescovi di Aleppo rapiti nell'aprile scorso in Siria. Assume dunque un significato che va ben oltre la dimensione ecumenica l'incontro in Vaticano tra Papa Francesco e Youhanna X Yazigi, dal dicembre scorso alla guida del patriarcato che ha sede a Damasco e da cui dipendono le comunità greco-ortodosse del Medio Oriente.

Cinquantotto anni, nativo di Latakya in Siria, Youhanna – insieme a quello del suo gregge – vive dunque anche un dramma del tutto personale: quello dell'incertezza sulla sorte del fratello Boulos Yazigi, il vescovo greco-ortodosso di Aleppo, rapito insieme a quello siro-ortodosso Youhanna Ibrahim nella zona vicina al confine con la Turchia. I due probabilmente stavano conducendo insieme una trattativa per la liberazione di altri due sacerdoti, sequestrati nel mese di gennaio. Per mesi sulla loro sorte si sono alternate voci altalenanti; lo stesso ex vicario apostolico di Aleppo, mons. Giuseppe Nazzaro, qualche mese fa aveva espresso ad alta voce il timore che fossero morti, dando voce a una paura diffusa nella comunità cristiana siriana. Nelle ultime settimane, però, sono tornate a circolare con insistenza voci secondo cui i due presuli sarebbero vivi. Voci riguardo alle quali proprio nelle ultime ore si è aggiunta una conferma importante.

Una fonte abbastanza attendibile come il sito di informazione internazionale sul Medio Oriente Al Monitor – lo stesso che qualche settimana fa aveva diffuso la ricostruzione più dettagliata del rapimento dei due vescovi – sostiene di aver ottenuto da una fonte ufficiale a Beirut la conferma che i servizi di intelligence turchi li avrebbero visti vivi e saprebbero dove sono tenuti prigionieri. Secondo quanto riferito da Al Monitor Youhanna Ibrahim e Boulos Yazigi si troverebbero in una zona nei pressi della cittadina di Azaz, che si trova poco lontano dal confine turco e sarebbero ancora nelle mani del gruppo di guerriglieri ceceni che li ha sequestrati.

L'indicazione geografica è importante perché si tratta di una zona controllata dai gruppi ribelli e che verosimilmente gli 007 turchi conoscono molto bene. Il sito precisa che gli informatori di Ankara avrebbero visto i due presuli ancora nei giorni scorsi durante uno dei brevi momenti in cui i sequestratori di tanto in tanto li portano fuori dal luogo in cui sono tenuti prigionieri per prendere un po' d'aria. Va aggiunto, però, che proprio la cittadina di Azaz è stata recentemente teatro di pesanti scontri intestini tra gruppi ribelli, con tensioni che continuano anche qui come in tutto il Nord della Siria. C'è il timore, dunque, che anche questo aspetto possa complicare le trattative per il loro rilasciato, nelle quali sarebbe impegnato il governo turco.
 

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