La Polonia freme per la canonizzazione di Wojtyla

23/06/2013 

 

Papa Wojtyla

PAPA WOJTYLA

Cresce l'attesa per la possibile decisione che potrebbe giungere nei prossimi mesi o all'inizio del 2014

MAREK LEHNERT
ROMA

I responsabili della televisione polacca, sia quella pubblica, sia quella privata, sono concordi: appena si parla della futura canonizzazine di Giovanni Paolo II, gli indici d'ascolto si impennano.

Per cui si avverte  il rischio che anche il bilancio dei primi cento giorni del pontificato di Francesco potrebbe essere influenzato dal desiderio di vedere al piu presto il papa polacco proclamato santo da questo suo successore argentino. Desiderio espresso ormai in mille modi e ancora non esaudito. Comunque lo si guardi, nei primi giorni non l'ha fatto, si mormora a Varsavia, Cracovia, e pure a Roma.

Nello stesso tempo sempre piu numerosi sono i connazionali di papa Wojtyła, sia religiosi, sia laici, che si accorgono che questo nuovo pontefice, trovato dai cardinali "quasi alla fine del mondo”, abbia gia superato – in coraggio e in popolarita – quello venuto “da un paese lontano”. Bergoglio e andato oltre Wojtyła, ammettono molti preti che lavorano a Roma, a contatto con papa Francesco.

Del resto gli stessi vaticanisti italiani, sottolineando le vere o presunte novita di questo pontificato, contribuiscono, secondo molti polacchi, a far dimenticare il loro grande compatriota. E questo aumenta soltanto il desiderio di vederlo al piu presto santo. La decisione in merito che spetta al papa Bergoglio, come ricordava ancora pochi giorni fa il cardinale Stanisław Dziwisz, sta cosi per diventare l'unico metro di giudizio sulla sua persona o, peggio ancora, il suo unico compito al Soglio di Pietro.

A dire il vero anche in Polonia c'e chi condivide l'opinione che la canonizzazione di Giovanni Paolo II gia quest'anno, a ridosso dell'elezione del papa argentino, sarebbe inopportuna, perche il 2013 passera indubbiamente alla storia come l'anno di Francesco. Per noi andrebbe bene il 2014, dicono quelle persone a mezzavoce, come conviene ad una netta minoranza.

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