Lombardi: “La riforma per il Papa è il Vangelo non nuove strutture”

7/12/2013 

Padre Federico Lombardi

PADRE FEDERICO LOMBARDI

Il direttore della Sala Stampa Vaticana descrive l'azione magisteriale di Francesco in una ampia intervista a Radio Vaticana

REDAZIONE
ROMA

C'è un "legame profondo" tra come papa Francesco guida la Chiesa e il suo essere gesuita, figlio della spiritualità di Ignazio di Loyola. Lo afferma padre Federico Lombardi in una ampia intervista alla Radiovaticana, in cui insiste sul fatto che il papa latinoamericano ha «messo la Chiesa in movimento".

Annunciare il vangelo e Gesù è lo scopo della Chiesa

"Papa Francesco, – ha detto Lombardi – effettivamente, ha messo in cammino la Chiesa, con grande forza, e l'ha messa in cammino con il suo esempio, il suo impegno e anche con tanti messaggi e iniziative – pensiamo al nuovo Sinodo sulla famiglia; pensiamo anche all'incoraggiamento a rinnovare la Chiesa ed anche la nostra vita concretamente".

Allora, il fatto di essere sempre in cammino, per cercare di trovare le cose nuove, che Dio chiede a noi nella nostra situazione, nella nostra vita, è qualcosa che caratterizza profondamente, mi pare, la spiritualità e il modo di governo di Papa Francesco. Siamo entrati in una situazione in cui la Chiesa è messa in movimento. Non vengono presentati degli obiettivi precisi, delle immagini precise di come dovrà essere organizzata la Chiesa domani per arrivare a questo obiettivo".

"Le fatidiche modifiche strutturali, le riforme di cui tanto si parla "- ha aggiunto padre Federico Lombardi tracciando un bilancio dei primi mesi di pontificato – "servono o valgono intanto in quanto aiutano questo, cioè intanto in quanto le strutture, gli strumenti o le organizzazioni sono effettivamente al servizio dello spirito e dell'annuncio del Vangelo. Questo è quello che Papa Francesco intende come riforma: rendere gli strumenti e le strutture più adatte alla missione della Chiesa". 

Padre Lombardi, nell' intervista alla emittente pontificia, ricorda che la missione della Chiesa è "di annuncio del Vangelo e di annuncio fino alle frontiere di questo mondo, nelle periferie, di cui egli tanto parla, in rapporto con i poveri, con le persone che hanno più bisogno della vicinanza dell'amore del Signore e della testimonianza di Dio". "Ecco, allora," – auspica il portavoce – "noi possiamo sperare che il Consiglio degli otto cardinali o altre consultazioni lo possano ottenere. A mio avviso, però, deve essere assolutamente chiaro, che è un aspetto secondario, un aspetto che viene dopo e al servizio del `primum´, che è l' annuncio del Vangelo e la missione della Chiesa. Questo è in cammino, appunto".

Il Papa ha messo in moto diverse consultazioni, diverse commissioni per rendere più trasparente, più efficace la testimonianza delle strutture, anche per quello che riguarda il Vaticano, le sue strutture amministrative.

La rinuncia di Ratzinger

La rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI "è una scelta che ha segnato quest'anno e continuerà a segnare anche le prossime epoche della Chiesa", ha inoltre aggiunto padre Lombardi "essa avrà sue conseguenze per quanto riguarda i prossimi Pontificati". "È un' apertura di una strada, diciamo di una possibilità, che, come diceva bene Benedetto, proprio nella sua motivazione alla rinuncia, è connessa anche ai tempi che noi stiamo vivendo. Non tanto, quindi, ad una sua semplice situazione personale, quanto alla collocazione nei tempi con l'accelerazione, l'accumulo dei problemi che pongono". "E questo è stato visto dal Papa con grande lucidità e con grande umiltà, proprio per dare la possibilità di una guida, che lui ha definito di rinnovato vigore, alla Chiesa. Cosa che effettivamente è avvenuta ed è avvenuta in un modo impressionate e inaspettato".

Precedente Legionari: "Siamo pronti a cambiare come Francesco vorrà" Successivo Pedofilia, la Corte Usa annulla la condanna a monsignor Lynn