Papa Francesco e l’esorcista luterano ex cattolico

AcunaBergoglio2

DIC 5 2014

MARCO TOSATTI

Un sito agenzia di notizie dall’America Latina, Pangea News, in italiano, ospitava tempo fa – ma ci è stata segnalata solo ora – un’intervista con un vescovo luterano, argentino appunto, che è amico di papa Francesco. Anzi: era amico, prima, del cardinale Bergoglio. E secondo Pangea News, in passato Manuel Acuna, che sembra dotato di un particolare carisma nel compiere esorcismi, avrebbe ricevuto non poche persone indirizzate a lui proprio dall’allora arcivescovo di Buenos Aires. È nota l’attenzione del Papa per l’esistenza, la presenza, e le attività di quello che Sant’Ignazio definiva “il nemico dell’umana natura”, e la serietà con cui papa Francesco ne parla, anche sovente.

 

Vecchi tempi: Padre Manuel e l’allora Monsignor Bergoglio, oggi Papa (foto: gent. Padre Manuel)

Vecchi tempi: Manuel Acuna e l’allora card. Bergoglio, oggi papa Francesco (foto: gent. Padre Manuel).

Fra l’altro nelle settimane passate il pontefice ha inviato al presidente dell’Associazione internazionale degli esorcisti, padre Bamonte, questo messaggio: “Il Santo Padre desidera esprimere ai partecipanti un fervido pensiero di saluto e di compiacimento…e incoraggia a manifestare nel particolare ministero esercitato, in comunione con i propri Vescovi e Ordinari, l’amore e l’accoglienza della Chiesa per quanti soffrono a causa dell’opera del maligno”.

Scrive Pangea: “Esiste alla periferia di Buenos Aires una località misteriosa in cui vengono portati i casi più disperati di persone possedute dal demonio. Un posto chiamato Santos Lugares, che in spagnolo significa qualcosa come Terre Sante, e che, se lascia indifferenti i paladini del pensiero razionale, di certo non suona nuovo ai credenti di queste zone. Qui, si dice che fino a poco tempo fa anche Monsignor Bergoglio, oggi divenuto Papa Francesco I, inviasse ufficiosamente i fedeli che bussavano alla sua porta in cerca di aiuto, poiché per ricevere il permesso del Vaticano a procedere con un esorcismo ci sarebbe voluto troppo tempo”.

Pangea News gli ha chiesto:

È vero che è molto amico di Francesco?

Per me lui è sempre stata una benedizione, mi ha aiutato molto e mi ha sempre riempito di soddisfazioni.

Lei in passato è stato un sacerdote cattolico, vi siete conosciuti all’epoca?

No, ci siamo conosciuti quando io ero già parte della Chiesa Carismatica Luterana. Ma ci siamo avvicinati molto quando io sono stato ordinato vescovo. Era il 2005 e mi regalò la croce pettorale che porto sempre al collo.

E riguardo alla sua attività di esorcista, ne era al corrente?

Certamente, conosce molto molto bene il nostro ministero e l’ha sempre accompagnato con le sue parole e le sue orazioni.

Vi ha accompagnato solo con le parole? Perché si dice che indirizzasse a lei i casi più urgenti.

Stiamo parlando di una questione confidenziale.

Comunque è vero che se c’è bisogno urgente di un esorcismo, con i luterani e più facile che con i cattolici?

Effettivamente, si. Noi siamo più celeri. Ogni diocesi cattolica dovrebbe avere il suo esorcista, ma non è facile ottenere l’autorizzazione.

© La Stampa (05/12/2014)

Precedente Ratzinger: «Volevo farmi chiamare “padre”». E sui divorziati: «Assurdo tirarmi in ballo nel dibattito» Successivo «Faccio ciò che devo fare. Le resistenze? È bene che emergano»