Pedofilia e gender, di Patrizia Stella – 2^ parte: La sfida del gender

PEDOFILIA E GENDER

di Patrizia Stella

Seconda di tre parti:  La sfida del gender

 Giovedì 16 febbraio 2012 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Roma il neo eletto Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, come prima mossa ‘significativa’ del suo mandato, che cosa ha avuto a cuore di promuovere e incentivare? Forse incontri politici su come risolvere la disoccupazione giovanile, o il rientro dei nostri migliori ‘cervelli’ dall’estero, dando impulso a piccole e medie imprese che stanno progressivamente chiudendo o fallendo? Nulla di tutto questo o simili, come ci si augurava!

Mentre gli italiani sono tutti tesi e preoccupati per la crisi economica, tanto da non riuscire a vedere e capire altro, il ministro Fornero, ovviamente su mandato dell’Unione Europea, ha organizzato un simposio dal titolo ‘Contrasto sulla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere’ in collaborazione con il Consiglio d’Europa, con l’UNAR, ‘Unione nazionale antidiscriminazioni razziali’, e con altri esperti europei delle politiche del cosiddetto LGBT, cioè unione di ‘lesbiche, gay, bisessuali, trans’  per ora solo queste tipologie sessuali, ma disposti ad accoglierne altre di ogni ‘genere e qualità!’ Come se costoro fossero presi a sassate tutti i giorni per la strada! Come se l’umanità moltiplicatasi dalla comparsa del primo uomo secondo l’unione naturale dei due sessi, maschile e femminile, nell’ambito di una famiglia eterosessuale, fosse rimasta ai tempi della pietra e non avesse dato il meglio di sé in tutti i settori della cultura, arte, tecnica, ingegneria ecc.! O come se portare a casa lo stipendio per pagare l’affitto e sfamare i nostri figli dipendesse dalla legalizzazione di queste idiozie.

Si! Perché si tratta di autentiche idiozie, che porteranno i nostri figli sulla strada della perversione, della follia e del suicidio, come già accaduto, anche se vogliono ammantarle di cultura scientifica, accusando gli Italiani, come dalle parole della Fornero, di ‘grave ritardo culturale, di chiusura mentale, di omofobia, di discriminazione’. Purtroppo, come per ogni novità assoluta, positiva o negativa che sia, soprattutto quando è proposta nientemeno che da un ministro, la si deve sempre riverire, altrimenti non si è abbastanza ‘à la page’ e si rischia l’emarginazione.

Ma che cos’è veramente questa teoria del gender e da dove nasce?.

La questione del sesso nell’uomo e nel rapporto con i suoi simili è sempre stata argomento usato e abusato in abbondanza, come se dalla sua piena soddisfazione dipendesse la realizzazione della persona, dei suoi sogni o progetti, se non addirittura la fine delle sue frustrazioni e tribolazioni che invece il più delle volte hanno ben altra origine e ben diversa soluzione, e in questo sappiamo come le teorie di Freud in particolare siano state al centro di molti dibattiti, pro o contro. In tutti i casi, al di là di una visione cristiana o laicista del significato della vita e del sesso, si è quasi sempre trattato per lo più di ricerche o studi rispettosi della natura umana e della persona.

Ma a partire più o meno dalla fatidica data della rivoluzione sessantottina che ha visto il tripudio dell’ideologia femminista unita a quella marxista, con il contributo nefasto della filosofia idealista nelle scuole che ha spazzato via la realtà viva e vera per considerare solo il mondo virtuale, effimero e incerto, frutto per lo più della propria fantasia o desiderio, anche la questione della sessualità umana è stata violentemente stravolta da un’interpretazione nuova, infondata, e diciamo pure aberrante: il sesso è stato così elevato e sublimato da sostituirsi alla persona cancellandone l’identità. Vista la complessità dell’argomento che non può essere esaurito in questo breve articolo, rimando in calce all’apporto di medici, studiosi ed esperti.

Infatti secondo queste teorie filosofiche basate su assiomi infondati e montati da certa corrente laicista, che si rifanno per lo più alla trans-lesbica Simone de Beauvoir che nel1949 ha coniato lo slogan ‘donne non si nasce, ma si diventa!’, la realtà sessuale maschile o femminile non è quella che ognuno di noi può constatare ben visibile sul proprio corpo con le caratteristiche fisiche, anatomiche e fisiologiche che lo contraddistinguono, e nemmeno può essere la persona con la sua ragione, volontà, sentimento, amore, a dominare e decidere dei propri impulsi e tendenze, cioè di sé stessa, ma è tutto il contrario, cioè sono le tendenze sessuali che comandano la persona, anzi la tele-comandano, a tal punto da indurre la persona a cambiare sesso a volontà.

Da queste premesse infondate, arbitrarie e gratuite, che rasentano la follia, ma presentate come verità e novità assoluta, si capisce che è del tutto sconsigliabile impegnarsi con un solo partner, a tal punto che perfino il matrimonio omosessuale è divenuto ormai obsoleto, perché bisogna prepararsi anche agli eventi più incredibili e sconvolgenti, cioè quelli di considerarci mamme e di scoprire col passare del tempo che abbiamo invece la tendenza ad essere . . . papà!, dal momento che, una volta accettate queste allucinanti premesse, si entra in una fase di completo accecamento, in una spirale perversa e diabolica per il fatto che si perde il ben dell’intelletto, dopo che si è voluto perdere Dio, unico garante anche della nostra sana intelligenza.

Sempre in ossequio a questi assiomi demenziali, la massonica Unione Europea ha incoraggiato i singoli governi a provvedere alla sostituzione dei dolcissimi e intramontabili nomi di ‘mamma e papà’ con quelli orripilanti di ‘genitore A e genitore B’ allo scopo di aprire ‘dolcemente’ la strada anche al rapporto incestuoso tra famigliari stretti che deve essere vissuto senza remore né sensi di colpa. Anzi, secondo la scuola di John Money, di cui parleremo, anche la pedofilia è da considerarsi libera espressione di diversa sessualità e non certo violenza, come pure il rapporto zoofilo. Da questo quadro a dir poco terrificante, manca solo il rapporto sessuale con eventuale sacrificio umano del partner, in ossequio alla cultura Maja e Incas perché tutto può essere legalizzato, purchè si cerchi di evitare l’unico vero, grave imperdonabile reato che è quello dell’omofobia, che aprirebbe subito le porte del carcere agli eventuali, insensati contestatori.

Ma chi ha potuto dare una veste addirittura scientifica a una fanta-filosofia così demenziale e assurda, come se fosse la più sensazionale delle scoperte da vivere e diffondere sin dalle scuole elementari? Solo un poveraccio ossessionato dal sesso che ha dedicato a quello tutta la sua vita. Si tratta infatti di un singolare ricercatore statunitense, un certo dottor Alfred Kinsey, 1894-1956, prima entomologo, appassionato di insetti, poi assistente di zoologia all’Indiana University, che iniziò ad interessarsi di sessualità dal vivo, cioè attraverso lezioni dove praticava nudismo, sesso e contraccezione sia in famiglia che con gli alunni, secondo il motto per cui ‘è auspicabile che ogni persona possa sperimentare ogni tipo di contatto sessuale, anche zoofilo perché il sesso è un’attività che da’ piacere in molti modi, purchè lo si lasci libero’.

I suoi esperimenti, condotti fra il dissenso di molti colleghi, furono presto protetti e sostenuti dalla massonica Rockefeller Foundation che trasalì di gioia all’idea di aver trovato l’uomo giusto da strumentalizzare per i suoi fini, foraggiandolo bene con notevoli mezzi economici ed elevandolo ad autorità scientifica. Alunno e collaboratore di Kinsey fu John Money il quale volle sperimentare sulla pelle di due fratellini maschi questa sua teoria, Bruce e Brian Reimer, facendoli diventare femmine, ma costoro, dopo terribili traumi e sofferenze, nell’età della giovinezza, finirono suicidi.

Ciononostante, sono riusciti a rivestire queste autentiche perversioni sessuali di tale presunta scientificità da proporli dall’alto delle cattedre universitarie, assieme all’altro argomento aberrante del terzo millennio che è il cosiddetto ‘aborto post partum’, cioè l’infanticidio, un vero crimine presentato qui in Italia da due docenti italiani, prof. A. Giubilini e F. Minerva. Infatti non ci rendiamo conto che stiamo vivendo in una società ormai così ‘fondamentalista nel male’ che se qualche docente si permettesse di argomentare contro, verrebbe tacciato di omofobia e rischierebbe l’espulsione dalla cattedra o peggio, mentre questi assassini dell’umanità possono permettersi di tutto e di peggio, impunemente, pur nella totale assenza di leggi o circolari del Ministero che permettano questo tipo di docenza, sicuri che nessuno oserà contraddirli perché protetti dalla massoneria che sa come penalizzare i suoi contestatori.

Pertanto si capisce come la Fornero, in ossequio a quelle direttive massoniche che oggi stanno diabolicamente afferrando come una piovra tutta l’umanità, a iniziare da chi ha compiti di governo, veda necessario non solo provvedere a legalizzare quanto sopra, ma anche a promuovere opportune iniziative a livello scolastico al fine di cominciare a instillare nella mente in formazione dei nostri bambini il dubbio sulla loro vera identità, in modo tale da lasciarli totalmente liberi di decidere se vogliono essere maschi o femmine, oppure un po’ dell’uno e un po’ dell’altro! E questa nuova ‘pedagogia del gender’ viene offerta subdolamente, ipocritamente, quasi impercettibilmente ma assai efficacemente, infilando questi concetti, questi dubbi qua e là come materia di normale educazione sessuale, sin dalle elementari o anche prima, da insegnanti ben preparati allo scopo!

E non c’è altro come insinuare ad un pre-adolescente il dubbio che egli possa essere l’uomo ragno o il re della foresta, per creargli nel cervello dei dubbi atroci o delle false certezze che possono avere conseguenze tragiche perché, una volta che i ragazzi hanno imparato che è giusto lasciarsi liberamente condurre dagli istinti sessuali, come saranno in grado di usare il dominio di sé, poi, in tutte le altre circostanze della vita? Quali garanzie di professionalità potranno dare per il bene comune? Infatti assistiamo impotenti a episodi di aggressività inauditi, di mancanza di controllo degli istinti più irrazionali, collera, furti, violenze, droga, bullismo, perfino sadiche torture, omicidio e anche suicidio per disperazione.

Questi sono i frutti della cultura del gender: o zombi o criminali o entrambi.

Se fa inorridire il pensiero che dei terroristi possano radere al suolo uno dei capolavori dell’umanità come ad esempio la cattedrale di S. Maria Del Fiore in Firenze con il Battistero e la cupola del Brunelleschi, ebbene, queste teorie miranti alla distruzione del corpo e dell’anima di una creatura innocente come un bambino in formazione, sono ben di peggio perché distruggono l’uomo, unico e irrepetibile, capolavoro di Dio, fatto a sua immagine e somiglianza, destinato non a perire come i mattoni per quanto artistici, ma a vivere per tutta l’eternità, dopo aver sperimentato la gioia e la bellezza dell’amore qui sulla terra e poi in Cielo, quell’amore meraviglioso che i fautori del crimine sessuale hanno eliminato per sostituirlo con l’istinto più brutale, in ossequio al diavolo.

E così, dopo che si è provveduto a bastonare e umiliare per bene la Chiesae i preti pedofili, spillando loro denaro in quantità, adesso gli stessi accusatori accaniti, alla luce delle scoperte scientifiche sul gender, nella loro super ipocrisia, arriveranno a comprendere, discolpare e tendere amichevolmente la mano a tutti, preti pedofili in testa. Per il semplice fatto che si chiuderà per sempre finalmente con l’oscurantismo religioso e i suoi tabù, così nessuno correrà più il rischio di essere denunciato per queste tendenze che si è scoperto essere più che legittime, anzi da uguagliare a quelle del rapporto eterosessuale se non addirittura migliori della ormai consunta famiglia naturale destinata ad essere sostituita da altre tipologie di famiglie nuove, ‘a Dio piacendo’ (come non chiamare in causa Dio per avallare anche i nostri misfatti, facendosi vedere magari anche alla Messa domenicale e in frequenti udienze private col Papa?), tutte famiglie libere, variegate, sicuramente più efficienti perché fondate sulla libertà più assoluta e incontrastata che odia sentir parlare di fedeltà, di castità e di impegno per la vita, con i tanto usati e abusati nomi di mamma e papà, di fratello e sorella, o di zia Maria, o di nonno Lino, o di favole del genere.

Che meraviglia! Finalmente la società del ben-godi, senza censure, senza manette e senza inibizioni, una società che finalmente romperà i lacci della parentela per permettere a tutti di vivere liberi e giocondi in una sorta di giungla selvaggia! Questo è ciò che vuole la massoneria travestita da perbenismo con la forza diabolica dei suoi poteri forti in odio a Cristo e alla cultura cristiana.

 E’ ORA DI REAGIRE!

 Vista la gravità della situazione, faccio un appello accorato a tutti i genitori, educatori e soprattutto ai Vescovi e Sacerdoti affinché intervengano subito con forza al fine di chiedere l’abolizione delle lezioni di sessualità nelle scuole, senza timore di evidenziarne la motivazione, o al limite di esercitare la facoltà di esonerare i nostri figli da queste lezioni perché assai negative e pericolose per il loro sviluppo psico-fisico.

Ma questi interventi saranno efficaci solo se avranno il supporto della preghiera cristiana, soprattutto con la S. Messa e il Rosario, consapevoli che a vincere le forze oscure di Satana sarà solo Gesù Cristo e la Vergine Maria.Dobbiamo avere la certezza che la preghiera cristiana farà crollare tutte le ideologie diaboliche come è crollato il muro di Berlino.   Christus vincit!

 Settembre 2012

(segue terza e ultima parte:  Gender e senso comune)

 

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