«Prepariamoci a un Natale controcorrente»

8/12/2014 
 
Francesco in piazza di Spagna

(©REUTERS)

(©REUTERS) FRANCESCO IN PIAZZA DI SPAGNA

In una piazza di Spagna gremita da 20mila fedeli il Papa invoca da Maria la protezione dal «contagio del male»

GIACOMO GALEAZZI
ROMA

«Prepariamoci a un Natale controcorrente», afferma il Papa che invoca da Maria la protezione dal «contagio del male».

Francesco ha intrattenuto un vero e proprio dialogo con gli ammalati durante la visita a piazza di Spagna per rendere omaggio all'Immacolata. Bergoglio, al termine della preghiera, si è intrattenuto con i malati che lo attendevano in piazza dal mattino. Un bacio, una carezza, una parola di incoraggiamento. Ad un certo punto dalla folla sono sbucati un bambino e una bambina che gli hanno dato un bacio. Il Papa si è chinato per favorirli. In una piazza di Spagna gremitissima, c'è stato anche il consueto scambio di papalina con un ragazzo che si è fatto largo tra la folla. `Va bene?´, ha chiesto Francesco dopo aver accettato la papalina in dono. Papa Francesco è quindi risalito a bordo dell'utilitaria. Il primo gesto appena salito è stato quello di abbassare il finestrino: ancora tanta gente da salutare. All'altezza della fontana della Barcaccia, qualcuno dalle transenne ha donato al Papa una rosa bianca.       

Una giornata tutta dedicata alla Madonna quella del Pontefice che in mattinata ha pregato per l'Angelus e ha invocato la Madonna ricordando che «la salvezza non si compra» come una qualsiasi merce. «La potenza dell'amore di Dio, che ti ha preservata dal peccato originale, per tua intercessione liberi l'umanità da ogni schiavitù spirituale e materiale, e faccia vincere, nei cuori e negli avvenimenti, il disegno di salvezza di Dio. Fa' che anche in noi, tuoi figli, la grazia prevalga sull'orgoglio e possiamo diventare misericordiosi come è misericordioso il nostro Padre celeste», ha pregato  il Pontefice.

«O Maria, Madre nostra, oggi il popolo di Dio in festa ti venera Immacolata, preservata da sempre dal contagio del peccato. Accogli l'omaggio che ti offro a nome della Chiesa che è in Roma e nel mondo intero», ha detto ad alta voce Francesco, giunto ai piedi della colonna dell'Immacolata, dove ha fatto deporre un cesto di rose bianche, dalla Basilica di Santa Maria Maggiore che ha visitato per la sedicesima volta dall'elezione del 13 maggio 2013.

Accompagnato dal sostituto della Segreteria di Stato, Giovanni Angelo Becciu, e dal prefetto della Casa Pontificia, Georg Gaenswein, alla Basilica Liberiana, il Papa è stato accolto dall'arciprete, cardinale Santos y Avril, mentre in piazza di Spagna ha trovato ad attenderlo il sindaco Ignazio Marino, con il quale ha scambiato un abbraccio, il presidente della regione Nicola Zingaretti, i cardinali Agostino Vallini, vicario di Roma, Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide, e Julian Herranz, presidente emerito del dicastero per i testi legislativi, i vescovi ausiliari Matteo Zuppi e Lorenzo Leuzzi, e soprattutto una notevole folla, valutabile in circa 20 mila persone in quanto gremiva anche via del Babuino, via Condotti e le altre strade limitrofe.

A capo scoperto il Papa ha ricordato la verità di fede che vuole Maria vittoriosa sul peccato e sulla morte: «su di te il male non ha potere», ha detto rivolto alla Vergine, sottolineando che ciò «ci riempie di speranza e di fortezza nella lotta quotidiana che noi dobbiamo compiere contro le minacce del maligno». «Animati da questa speranza – ha concluso- noi oggi invochiamo la tua materna protezione per noi, per le nostre famiglie, per questa Città, per il mondo intero».

Francesco ha poi salutato tutti i malati e disabili che erano stati collocati nelle prime file. «Papa Francesco mi ha incoraggiato e mi ha detto che preghera' per me e per Roma», racconta il sindaco di Roma Ignazio Marino dopo avere scambiato poche parole col Santo Padre subito dopo la cerimonia dell'Immacolata a Piazza Mignanelli.  

Al termine della cerimonia, rispondendo a chi gli ha chiesto se avesse parlato con Papa Francesco, Marino ha risposto: «Abbiamo scambiato poche parole. Gli ho detto che sento tutto il peso della responsabilità di queste settimane e il Santo Padre mi ha incoraggiato e mi ha detto che pregherà per me e per Roma».

Alla cerimonia tra gli altri ha partecipato anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Resteranno impresse le immagini di piazza di Spagna, via Condotti e via del Babuino gremite da 20 mila persone concentrate sulle parole e i gesti di Papa Francesco (che anche oggi ha scambiato la sua papalina bianca con quella che gli ha portato un giovane che accompagnava un disabile) e non sulle vetrine colorate che generalmente attirano l'attenzione in queste che sono le strade più commerciali del centro di Roma. In questo scenario insolito il Papa ha proposto oggi di non ridurre il Natale a una festa fatta di luminarie e lustrini. «In questo tempo che ci conduce alla festa del Natale di Gesu – ha invocato rivolto alla Vergine – insegnaci ad andare controcorrente: a spogliarci, ad abbassarci, a donarci, ad ascoltare, a fare silenzio, a decentrarci da noi stessi, per lasciare spazio alla bellezza di Dio, fonte della vera gioia. O Madre nostra Immacolata, prega per noi!». Francesco ha lasciato piazza di Spagna poco prima delle 17 sulla sua Ford Focus.

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