Siria, Parroco francescano rapito dai jihadisti di al Nusra

7/10/2014  

Padre Hanna Jallouf

PADRE HANNA JALLOUF

La Custodia di Terra Santa: da domenica non abbiamo più notizie di Hanna Jallouf, prete nella valle dell’Oronte, portato via dalle milizie di al Nusra con alcuni parrocchiani

GIORGIO BERNARDELLI
ROMA

Nel nord della Siria un parroco francescano è nelle mani delle milizie islamiste di Jabat al Nusra e non si hanno notizie di lui. A denunciarlo è da Gerusalemme la Custodia di Terra Santa, da cui la comunità dei frati minori dipende. Il sacerdote si chiama padre Hanna Jallouf ed è il parroco di Knayeh (Qunayeh) nella valle dell’Oronte, storica presenza cristiana nella Siria settentrionale, al confine con la Turchia. Insieme a padre Hanna – riferisce la Custodia di Terra Santa – nella notte tra domenica e lunedì sono stati portati via anche diversi uomini del villaggio cristiano, mentre le suore francescane che erano nel convento si sono rifugiate in alcune case vicine. «Non sappiamo dove siano ora padre Hanna e i suoi parrocchiani e, al momento, non abbiamo alcuna possibilità di contattare né lui né i suoi sequestratori – si legge in una nota della Custodia di Terra Santa – Preghiamo per lui e per altre vittime di questa guerra insensata». La notizia del rapimento è stata confermata all’agenzia Fides anche dal vicario apostolico di Aleppo, Georges Abou Khazen, anche lui frate minore.

I testimoni riferiscono che a portare i via il parroco e le altre persone sono state delle milizie di Jabat al Nusra, la formazione islamista che è il braccio di al Qaeda in Siria. E a preoccupare particolarmente è il fatto che nelle ultime settimane a più riprese i vertici di Jabat al Nusra hanno espresso l’intenzione di fare fronte unico con lo Stato islamico, superando la «concorrenza» che aveva visto le due formazioni islamiste contrapporsi. L’azione di queste ore a Knayeh sembrerebbe dire che in questa alleanza «contro i crociati» – come la definiscono loro – le comunità cristiane locali sono di nuovo particolarmente nel mirino.

Da registrare anche il fatto che anche quella della valle dell’Oronte è una comunità cristiana dalla lunghissima storia in Siria. «Secondo la tradizione – raccontava qualche anno fa proprio padre Hanna Jallouf in un’intervista al sito terrasanta.net dedicata alla sua comunità – san Paolo dopo aver avuto la notizia e la gioia di poter convertire gli elleni al cristianesimo, si recò da Gerusalemme verso Antiochia. Allora c'erano tre strade che collegavano Apamea ad Antiochia. Una era la strada militare verso Aleppo, un'altra passava vicino al corso dell'Oronte, per sei mesi impraticabile a causa delle piene; una terza passava proprio dietro questa collina. Senz'altro san Paolo è passato di qua, evangelizzando queste terre. Insomma, siamo certamente i discendenti dei primi cristiani convertiti dall'Apostolo missionario».

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