La Turchia accoglie il Papa tra sicurezza e aspettative politiche

28/11/2014 

 

Istanbul, chiesa di Sant'Antonio

(©Reuters)

(©REUTERS) ISTANBUL, CHIESA DI SANT'ANTONIO

«Una visita-chiave con un’agenda pesante» per il quotidiano Hurriyet. Today’s Zaman torna sull’esoso palazzo del presidente Erdogan

IACOPO SCARAMUZZI
ANKARA

Dalla facciata del convento dei francescani conventuali a Istanbul, Sant’Antonio, pendono due lunghi striscioni, con la mezzaluna turca su fondo rosso, l’altro con i colori giallo e bianco del Vaticano. La chiesa, come è consuetudine in Turchia, non affaccia sulla strada, ma (a differenza della cattedrale dello Spirito Santo dove il Papa sabato celebrerà Messa) è visibile dalla centrale via commerciale del quartiere Beyoglu e attraverso la cancellata è un via-vai di fedeli e semplici curiosi attratti dal grande albero di Natale già montato nel cortile e il maxi-schermo per seguire la messa del Papa sabato. Sono pochi, per il resto, i segni di benvenuto del Paese che oggi accoglie papa Francesco, la stragrande maggioranza di cittadini musulmani, una minoranza cristiana e, al suo interno, una sparuta minoranza cattolica.

Jorge Mario Bergoglio visita oggi Ankara, dove incontra il presidente Recep Tayyip Erdogan e il capo della Direzione Affari religiosi (Diyanet), Mehmet Gormez, e da domani mattina a domenica Istanbul, dove avrà una serie di appuntamenti tra i quali spiccano gli incontri con il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo.

Questa tre giorni è una “visita chiave con un’agenda pesante”, per il quotidiano Hurriyet, un viaggio “per promuovere il dialogo interreligioso” per Today’s Zaman. Il primo, popolare giornale laico, riporta in prima pagine le attese del Governo turco, esposte alla vigilia della visita dal portavoce del ministero degli Esteri: “Il dialogo di civiltà, la xenofobia, la lotta contro il razzismo e gli sviluppi politici nella regione”. Il secondo quotidiano, emanazione di Fetullah Gulen, studioso musulmano e filantropo turco che vive negli Stati Uniti, si sofferma su diversi aspetti critici nei confronti di Erdogan, a partire da Ak Saray, l’imponente ed esoso nuovo palazzo presidenziale (ha tra le mille e le 5mila stanze), dando la parola a un parlamentare dell’opposizione, Ihsan Ozkes: la visita di Bergoglio al palazzo “illegale” è “quasi la confessione di Erdogan che confessa per i suoi peccati”. Il viaggio del Papa, a ogni modo, “porterà positività, rispetto, amore e tolleranza” in una regione non distante dalla minaccia dello Stato Islamico.

Imponenti le misure di sicurezza organizzate dalle autorità turche per la visita papale. Più di cinquemila poliziotti saranno dispiegati per la tre-giorni. Ankara non ha accettato la richiesta del Papa di viaggiare su una Ford Focus.

La visita a Istanbul, domani, ruoterà molto attorno al rapporto del Papa con Bartolomeo. La comunità cattolica è un po’ delusa di poter vedere Bergoglio solo in occasione della Messa alla cattedrale di domani pomeriggio (i 1300 biglietti sono andati velocemente esauriti a fronte del triplo di richieste). Già dopo la Messa, l’unica cerimonia pubblica per la comunità cattolica (domenica, Sant’Andrea, il Papa assisterà alla divina liturgia ortodossa), il Papa si recherà a San Giorgio, sede del patriarcato ecumenico.

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