28/06/2014
Il commento di Tornielli: la sua è l'agenda fittissima di un pastore che, noncurante dell'età, si spende fino in fondo. Di tanto in tanto il suo fisico gli ricorda che non è più un 30enne
ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO
La salute del Papa è per principio sotto i riflettori. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando ogni malanno, anche molto serio, veniva negato o almeno minimizzato grazie al fatto che l'inquilino vestito di bianco se ne stava chiuso nei suoi palazzi: anche se oggi buona parte della vita quotidiana dei Pontefici si svolge sotto l'occhio attento delle telecamere ogni appuntamento cancellato diventa motivo di allarme e di preoccupazione alimentando le voci più disparate. Dunque come sta il Papa? Doveva recarsi al Policlinico Gemelli, celebrare all'aperto nel pomeriggio con un sole che ieri a Roma spaccava le pietre, nel momento più caldo della giornata, ma all'ultimo istante, con la papamobile già a motori accesi, Francesco ha dato forfait.
Non è la prima volta che accade e il ripetersi di questi episodi contribuisce ad accrescere domande e anche speculazioni. Padre Federico Lombardi ha comunicato che oggi e domani gli impegni del Papa sono tutti confermati – compresa la celebrazione in San Pietro della messa per la festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma – e ha aggiunto che «non vi sono motivi di preoccupazione» per la sua salute. In effetti se ieri pomeriggio fosse accaduto qualcosa di serio, invece di restarsene tranquillo in Vaticano, Francesco al Gemelli ci sarebbe andato di corsa, ma come paziente.
Vale la pena di ricordare che, a motivo della celebrazione della messa mattutina a Santa Marta con una cinquantina di fedeli e la telecamera del Centro Televisivo Vaticano, Papa Bergoglio è monitorato quotidianamente come non accadeva neanche con i suoi immediati predecessori, i quali possono avere avuto sindromi influenzali, momenti di stanchezza e indisposizioni delle quali nessuno ha mai avuto notizia.
Certamente all'inizio di quest'estate Francesco è stanco: l'anno che ha vissuto non è stato intenso, è stato un tour de force di udienze, incontri, messaggi, celebrazioni e viaggi che avrebbe fiaccato chiunque (e basta interrogare i collaboratori costretti a seguirlo, ad esempio, nelle visite alle parrocchie romane per sapere quanto stancanti siano). Quello che l'attende, dagli incontri per la riforma della Curia al viaggio in Corea a Ferragosto, nella stagione più calda e umida di quel Paese, non è da poco. In più, Bergoglio per abitudine non fa vacanze. La sua è l'agenda fittissima di un pastore che, noncurante dell'età – 77 anni compiuti – si spende fino in fondo, senza riuscire a dire di no a chi vuole incontrarlo o lo invita. Di tanto in tanto il suo fisico gli ricorda che non ha più trent'anni.