Cari amici cattolici, in piedi!

Cari amici cattolici, in piedi!

Posted on 04/07/2014 by 
sentinelle in piedi varese

SIAMO AD UN PUNTO DI NON RITORNO: 

SVEGLIAMOCI,

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

Le tendenze sessuali di chiunque sono una libera scelta dell’individuo e pertanto da rispettare, se non trascendono in reati quali la pedofilia, ma proprio perché sono scelte dell’individuo tali devono restare e non possono diventare la struttura portante della nostra società. Insomma si tenta di accreditare la tendenza di singoli individui quale tendenza della società ma non è così, almeno non nella società che conosco io.

 

 

Nicola Peirce

di Nicola Peirce

Cari amici cattolici: siamo del “gatto”. Avete mai visto un gatto che gioca con un topo? Ecco noi cattolici siamo il topo e il gatto è quell’accozzaglia mefitica di ateo-laicisti pseudo liberali che ha deciso di trasformare la nostra società piegandola ad una visione tutta loro che mi disgusta solo al pensiero. Per spiegarmi meglio vi racconto alcuni fatti.

 Nei giorni scorsi, ho partecipato alla veglia in silenzio, organizzata dalle “Sentinelle in piedi”, in piazza del Campo, per protestare contro il ddl “Scalfarotto”. Va da se che eravamo pochi, anche se più numerosi di quanto mi aspettassi. Eravamo schierati in file orientate verso il Palazzo Comunale, sotto la torre del Mangia, ognuno con un libro. Come prevedibile si è presentata una schiera nutrita di pro-gay, che hanno iniziato una protesta verbale dai toni accesi, fino a quando non sono intervenute le forze dell’ordine a placare questi facinorosi. Essi, a quel punto, hanno cambiato strategia, iniziando ad aggirarsi tra noi insultandoci, a voce bassa, mentre ci passavano vicino. Comunque la veglia è terminata all’orario previsto e subito dopo ci siamo recati nella Chiesa di San Vigilio, cappella universitaria, in pieno centro, dove era prevista la conferenza dell’avvocato Gianfranco Amato, presidente di: “Giuristi per la Vita”.

La zampata del gatto

Gianfranco Amato, Presidente di Giuristi Pro-Vita.

 

Gianfranco Amato, Presidente di Giuristi Pro-Vita.

 

La conferenza è stata centrata su ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi, in relazione alla legge Scalfarotto e più in generale sulla strisciante inculturazione LGTB. Inculturazione che non ci viene spiegata ma anzi accuratamente nascosta. E’ bene precisare che l’avvocato Amato non ha argomentato questo tema da un punto di vista di fede o di religione ma da un punto di vista esclusivamente giuridico e ci sono alcuni dati ed episodi, da lui richiamati che sono veramente sconcertanti. Ma sono anche il segnale rivelatore che ormai siamo tra le zampe del “gatto” che sta giochicchiando con noi in attesa di assestarci la zampata finale.

Il primo punto riguarda la necessità reale di emanare questa legge e la definizione di reato di omofobia che vuole punire. Come tutti sapete, qualsiasi tipo di legge è di per se stessa una limitazione della libertà umana. Per assurdo la legge contro il furto limita la mia libertà di rubare: è evidente che qualsiasi legge deve avere una motivazione valida per essere emanata, al di là del suo contenuto. Nel caso del furto è ovvio che c’è una motivazione molto valida vista l’inclinazione dell’uomo all’accaparramento ma nel caso dell’omofobia? I casi di omofobia indagati, di cui solo una parte sono stati accertati essere tali, dallo speciale nucleo di polizia costituito appositamente nel 2011, sono stati, in tre anni e mezzo: 82. Sì, avete letto bene 82 cioè circa 20 l’anno.

 Per carità anche se fosse un solo caso andrebbe perseguito e punito ma l’assurdità di questa ansia di legiferare è proprio qui. Esistono già abbondanti strumenti legislativi che consentono di perseguire e punire qualsiasi reato attinente la persona perché tutti i cittadini: «…hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali», come recita l’art. 3 della nostra Costituzione.

Fine di ogni dissenso

Scalfarotto: a lui si deve il ddl imbavaglia dissenso.

 

Scalfarotto: a lui si deve il ddl imbavaglia dissenso.

 

In più la legge Scalfarotto parla di reato di omofobia senza definirlo, lasciando così al giudice, che si troverà a decidere nel merito, l’incombenza di stabilire se si tratti di reato di omofobia o meno, potendo inglobare in questo reato tutto: dal semplice epiteto, all’esternazione estemporanea, sino alla martellata sul cranio. Capite che cadiamo in un marchingegno di stampo staliniano quando esisteva il reato di “comportamento anti-sovietico” nel quale ricadeva tutto e il contrario di tutto, reato che costò anni di gulag al povero Solgenitsin.

Ma non è finita qui: la legge già approvata alla camera dei deputati ed ora al vaglio del senato, fa riferimento, alla legge Reale-Mancino del 1993 che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali, di cui la Scalfarotto recepisce le aggravanti. In altri termini, la presunta offesa omofoba che può derivare dall’uso di appellativi non graditi da chi li ascolta o li legge diventa reato d’odio (dall’inglese “hate crimes”). Cioè quei crimini che comprendono tutte quelle violenze, fisiche o morali, perpetrate nei confronti di persone in base alla loro appartenenza vera o presunta ad un gruppo sociale, identificato sulla base della razza, dell’etnia, della religione, dell’orientamento sessuale o di particolari condizioni fisiche o psichiche. Anche i cosiddetti discorsi d’odio, dall’inglese “hate speeches”, possono considerarsi come crimini dell’odio. Vi dice niente questo? Le omelie diventeranno discorsi d’odio?

Chi incorre nell'ambiguo reato di omofobia sarà trattato come fosse un membro del Ku Klux Klan. Ma non stiamo esagerando?

 

Chi incorre nell’ambiguo reato di omofobia sarà trattato come fosse un membro del Ku Klux Klan. Ma non stiamo esagerando?

 

Insomma il reato di omofobia in effetti è ricondotto al reato d’odio, paragonando così l’opinione espressa da un eterosessuale riguardo le tendenze di un omosessuale a quanto faceva il famigerato KKK nel sud degli Stati Uniti quando bruciava vivi i negri colpevoli di aver risposto in maniera irriverente ad un uomo bianco …non vi sembra un tantino esagerato?

Tralasciando il fatto che rasenta il ridicolo, che la legge Scalfarotto è stata votata, nottetempo, alla Camera alle 23:45 dell’ultimo giorno utile prima della decadenza, il punto è che questa legge è solo la punta dell’iceberg, diciamo lo strumento restrittivo, di un tentativo d’inculturazione che ha precedenti nella storia solo in presenza di regimi totalitari. In nessuna democrazia compiuta è mai stato azzardato un così subdolo e pervasivo, tentativo di modellare la cultura e le coscienze della popolazione secondo un punto di vista univoco, senza contradditorio e senza libertà di dissentire.

La nuova cultura: il sesso orale …tra uomini

Il Gender: la più pericolosa ideologia di oggi.

 

Il Gender: la più pericolosa ideologia di oggi.

 

Il nuovo modello culturale che si vuole costruire è quello gender. Nella lingua inglese, in contrapposizione asex che indica la differenza fisica uomo/donna,  gender  fa riferimento all’identità sessuale quale prodotto di una costruzione sociale e dell’autodeterminazione individuale. Le teorie gender, riprendendo una nota frase di Simon de Beauvoir «donne non si nasce, ma si diventa», introducono l’idea che il sesso che siamo, quello che ci ha fornito “madre natura”, può non coincidere con il genere che possiamo divenire. In altri termini: possiamo nascere donne e divenire uomini o, viceversa, possiamo nascere uomini e divenire donne, per poi tornare indietro, seguendo le nostre inclinazioni del momento. Insomma, la natura è irrilevante: ciò che conta è come ci “sentiamo” e soprattutto come “vogliamo” essere.

Ora sfido chiunque a dimostrarmi che questo assioma che sposta la concezione della nostra società dalla determinazione naturale del sesso a quella individuale, sia un passo avanti di civiltà e soprattutto che è ciò di cui oggi abbiamo bisogno, a livello sociale, per progredire. Le tendenze sessuali di chiunque sono una libera scelta dell’individuo e pertanto da rispettare se non trascendono in reati quali la pedofilia, ma proprio perché sono scelte dell’individuo tali devono restare e non possono diventare la struttura portante della nostra società. Insomma si tenta di accreditare la tendenza di singoli individui quale tendenza della società ma non è così, almeno non nella società che conosco io.

Il libro della Mazzucco letto in un liceo romano.

 

Il libro della Mazzucco letto in un liceo romano.

 

Per farvi capire meglio, vi racconto uno degli episodi, tra quelli citati dall’avvocato Amato, che mi ha maggiormente colpito. E’ una vicenda balzata, recentemente, agli onori della cronaca, soprattutto per le violente contestazioni di gruppi politici di estrema destra che sono state, ovviamente, usate demagogicamente, dalla propaganda ateo-laicista, per giustificare l’assurdità di ciò che è avvenuto. Nell’Istituto Giulio Cesare, liceo classico di Roma, alcuni docenti decidono di inserire nel programma di studi, del IV e V ginnasio, la lettura del libro di Melania Mazzucco: Sei come sei. Secondo loro per avvicinare gli studenti al tema dell’omosessualità, della diversità e della tolleranza. Il libro racconta la storia di una ragazzina di 11 anni, figlia di due papà, ovviamente omosessuali. Il problema è sorto quando alcuni alunni hanno scoperto che numerosi passaggi di questo libro sono ad elevato contenuto pornografico, come la dettagliata descrizione, con dovizia di particolari, di un rapporto di sesso orale tra uomini o di altre attività sessuali tra persone dello stesso sesso. Tant’è che alcuni studenti si sono rifiutati di terminare la lettura del libro perché disgustati, denunciando la cosa in famiglia.

La cosa preoccupante di questa vicenda è che i professori, chiamati a giustificarsi a seguito della denuncia alla magistratura dei genitori per divulgazione di materiale osceno a minori, hanno dichiarato di avere agito nel rispetto delle linee guida dell’UNAR. Sapete cosa è l’UNAR? Scommetto che pochi lo sanno. E’ l’ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si occupa di discriminazione razziale (Uffico Nazionale antidiscriminazione razziale). Queste linee guida sono contenute in un documento dal pomposo titolo: Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Sarebbe troppo lungo trattare nel merito il contenuto di questo documento che comunque si trova facilmente in internet ma voglio darvi solo una chicca: i problemi di matematica, proposti nelle aule scolastiche delle elementari, dovranno essere riformulati secondo un approccio più rispettoso. Quando si chiamerà in causa la solita bimba che va al mercato a comprare le famose mele da addizionare alle altrettanto famose pere, ecc., ecc., non si dovrà più specificare che va con mamma e papà, perché è discriminatorio. Mi viene da ridere per non piangere.

Giovanardi, uno dei pochi politici a tuonare contro il Gender.

 

Giovanardi, uno dei pochi politici a tuonare contro il Gender.

 

Ma la cosa veramente ridicola di questa vicenda è l’appendice personale raccontata dall’avvocato Amato. Pochi giorni dopo gli accadimenti del Giulio Cesare l’avvocato ha telefonato al Sen. Giovanardi, suo amico e gli ha chiesto il favore di prestarsi ad un esperimento. Lui gli avrebbe scritto un’interrogazione parlamentare che il senatore avrebbe dovuto presentare. In questa interrogazione, specifica dei temi in questione, l’avvocato ha inserito, appositamente, il testo integrale dei passaggi di stampo pornografico contenuti nel libro della Mazzucco. Dopo alcuni giorni Giovanardi chiama Amato e gli dice che l’interrogazione è stata respinta, a firma del Presidente Pietro Grasso, per i contenuti troppo osceni non degni di essere letti nell’aula del Senato. Ora mi domando: le candide orecchie di uomini e donne adulte non possono ascoltare, in un’aula parlamentare, quei contenuti richiamati per fini esclusivamente politici, mentre ragazzini minorenni tra i quattordici e i sedici anni possono leggerli in un’aula scolastica a fini educativi? …vi sembra normale?

In “campana”, è arrivato il giorno…

Stanno tornando i tempi del Terrore?

 

Stanno tornando i tempi del Terrore?

 

E qui torniamo al gatto e al topo:mentre era in corso la conferenza, fortunatamente quasi al termine, un gruppo nutrito di contestatori è entrato nella Chiesa ed ha iniziato ad urlare in maniera molto aggressiva improperi e parolacce. Ingresso della polizia, qualche spintone ed alla fine vengono fatti uscire questi facinorosi. Chiaramente l’incontro termina lì: ed io e mia moglie usciamo e ci troviamo davanti un muro di persone urlanti che ci insultano, nonostante la presenza delle forze dell’ordine. Il mio primo istinto è stato quello di reagire, subito bloccato da mia moglie che temeva si degenerasse nello scontro fisico. Perché vi garantisco che ero davanti ad un comportamento decisamente provocatorio e soprattutto dal netto stampo prevaricatorio, cosa che non sopporto. La nostra colpa, di mia moglie e mia, era di avere ascoltato l’opinione di una persona che non la pensa come chi era in quel momento davanti a me e mi urlava che ero un maiale, razzista. Cioè io sarei un razzista perché ascolto e loro sono i poveri discriminati che invece urlano e aggrediscono. Per un attimo mi sono visto ai tempi di Robespierre e della rivoluzione francese, folla urlante, processi sommari, ghigliottina.

Credetemi siamo ad una passaggio storico veramente delicato: si vuole manipolare la coscienza dell’essere umano entrando nella sua testa sin da quando è bambino. Per fare questo vogliono mettere le mani sul metodo educativo per trasmettere uno schema sociale che stravolgerà la società così come la conosciamo oggi. Perché non gli basta più distruggere la Chiesa Cattolica, vogliono anche “ri-creare” l’uomo a loro immagine e somiglianza. Inseguendo, per l’ennesima volta, quell’utopia assurda, tipica di tutti i regimi totalitari di destra e di sinistra che l’uomo può migliorare se stesso solo grazie alla sua volontà. Per fortuna ho una certa età e spero di non dover vedere i risultati di questa follia collettiva.

Le Sentinelle in piedi non sono esagerate: hanno capito subito che siamo di fronte una svolta epocale.

 

Le Sentinelle in piedi non sono esagerate: hanno capito subito che siamo di fronte una svolta epocale.

 

Termino con un pensierino per gli amici cattolici. Alla fine della II guerra mondiale la maggioranza del popolo tedesco fu messo di fronte alle atrocità compiute dal regime nazista. La maggior parte disse di non avere mai saputo, di non essere mai stata a conoscenza di quanto stesse accadendo sotto la dittatura di Hitler. Molti cattolici oggi pensano che queste cose che ho appena raccontato siano solo fantasie, esagerazioni. Lo dico per esperienza diretta e personale, perché nei giorni precedenti alla “veglia in piedi” ho cercato di fare proselitismo e mi sono sentito dare dell’affiliato ad una setta di pazzi esagerati, da una cattolica praticante che fa anche parte di un “ordine” laicale.  Ecco, ora lo sapete: non potete accampare scuse, informatevi anche in maniera autonoma se non vi fidate di me. Siamo in un regime che controlla l’informazione esattamente come ai tempi del “Minculpop” ed è nostro dovere non tacere, in nessuna occasione: “…insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera (…). Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2Tm 4, 2-4),  perché quel giorno è giunto.

P.S.: sempre per gli amici cattolici: andatevi a vedere l’ultimo filmato del nostro beneamato direttore, nonché editore, nonché “duce”, tanto per restare in tema, circa la profezia dimenticata di Joseph Ratzinger e poi ne riparliamo: La profezia dimenticata

 

Precedente Ospedale Imola, convertire la cappella cattolica in “multireligiosa”. Proteste Successivo Usa, se l’Arcivescovo apre un’inchiesta su se stesso...