FFI: “Attento!” ai transfughi

http://www.lastampa.it/Page/Id/2.1.2347500123

di Marco Tosatti

  16/11/2014

 

 

  Ci raccontano, a margine dei lavori dell’Assemblea dei vescovi italiani ad Assisi, un fatto certo marginale ma indicativo di un’atmosfera. Non esattamente idilliaca. Il fatto è questo: fra i vescovi che partecipavano alle assise della Chiesa si aggirava padre Fidenzio Volpi, il Commissario vaticano della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata.  

Il motivo della presenza del Commissario non era casuale. Secondo quanto ci è stato riportato, da fonti degne della massima fede, il Commissario avvicinava ora un vescovo, ora un altro, per dissuaderli, diciamo così, dall’accogliere nella sua diocesi i Frati dell’Immacolata che non si riconoscono nella nuova gestione dell’ordine, gestita dal Commissario e soprattutto dal Segretario e portavoce, padre Alfonso Bruno.  

Come già notato sia su questo spazio che da altri, il Commissariamento dei Francescani dell’Immacolata si contraddistingue sia per la vaghezza delle motivazioni – in realtà non è mai stato detto per quali motivi concreti la Congregazione per i Religiosi abbia deciso il provvedimento, salvo un’accusa di deriva “criptolefebvrista” – sia per il grado di conflittualità interna che ha provocato, e la severità della reazione, di cui questo ultimo episodio è un’ulteriore conferma.  

Da profano, mi chiedo perché un religioso che non si sente più di continuare all’interno di una congregazione debba essere quasi costretto a rimanere, invece di portare il suo contributo di sacerdote in una diocesi, in un momento in cui le vocazioni non è che abbondino. Celiando, si potrebbe dire che sono rifugiati anche loro…E perché il Commissario Pontificio si rechi ad Assisi per dire “Attento…” a questo o quel vescovo.  

Si può dire? Non ci sembra un bel clima, quello che si respira attualmente. 

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