Francesco a Caserta contro il degrado e per l’ecumenismo

26/07/2014  
 
 
L'arrivo del Papa nella città campana

(©Lapresse)

(©LAPRESSE) L'ARRIVO DEL PAPA NELLA CITTÀ CAMPANA

Il Papa riceve l’abbraccio dei 250mila fedeli che lo aspettano nonostante la pioggia

GIACOMO GALEAZZI
INVIATO A CASERTA

La Terra dei fuochi non è più isolata. Francesco lo assicura alla folla che dalle prime ore del mattino, malgrado la pioggia, stringe pacificamente d'assedio la Reggia, simbolo del degrado e dell'abbandono di una terra di camorra che conta i morti della devastazione ambientale provocata dai clan camorristici che per decenni qui attorno hanno sepolto veleni nel sottosuolo. D'ora in poi sarà il Papa il portavoce di chi non ha voce. Lo promette nelle parole pubblicamente rivolte ai 250mila "pellegrini della speranza" arrivati da tutta la Campania. E lo ribadisce a quattr'occhi mentre stringe mani, ascolta e consola  racconti di sofferenze private.

Sceso dall'elicottero atterrato all'eliporto della Scuola Sottufficiali dell'Aeronautica Militare, Bergoglio è salito sulla "papamobile" accompagnato dal vescovo di Caserta Giovanni D'Alise e si è fermato dopo alcune decine di metri per parlare con un centinaio di fedeli. Poi il colloquio con i sacerdoti della diocesi, nei locali del Circolo Ufficiali dell'Aeronautica Militare, all'interno della Reggia. Un incontro in forma di dialogo con il Pontefice che ha risposto alle domande del clero.

Oggi Francesco abbraccia la comunità cattolica, lunedì farà visita alla Chiesa della riconciliazione, il gruppo evangelico di cui è leader il pastore Giovanni Traettino. Pronuncerà a braccio una riflessione davanti a 350 pentecostali, inclusi alcuni pastori evangelici vicini provenienti dagli Stati Uniti. Per l'incontro con il Papa è stato allestito un palco, dove si esibirà anche un complesso musicale arricchito di un basso elettrico. Una struttura provvisoria dovuta al fatto che l'edificio della chiesa si trova in questo momento in costruzione. Dopo l'incontro con la comunità evangelica, il Papa si tratterrà a pranzo con Traettino e altri pastori nella foresteria. Una visita senza a precedenti, in particolare per la modalità praticamente unica di un Papa che lascia il Vaticano per andare incontro a una comunità protestante.

Un'apertura verso gli evangelici tanto inattesa quanto apprezzata. I "semi" dell'incontro di lunedì risalgono al 1998, quando Bergoglio incontrò in Argentina diversi pastori evangelici tra cui Traettino. Ne nacquero buoni rapporti poi ravvivati da una recente visita di Traettino in Vaticano da cui è nata l'idea di una visita dello stesso Papa alla comunità casertana pentecostale. L'iniziativa non ha mancato di sollevare polemiche e obiezioni più o meno velate, soprattutto tra gli stessi evangelici che rappresentano una realtà ampia e variegata. Alcune chiese non condividono un'apertura di dialogo così profonda con il Papa, visto come l'emblema di una autorità non riconosciuta ed anche osteggiata. Il dibattito corre sui siti Internet specializzati e testimonia di come ancora una volta i gesti di Francesco rompano schemi consolidati e prospettino scenari inediti.

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