Francesco: “Questa settimana Rio e’ il cuore giovane e pieno di speranza della Chiesa”

25/07/2013 
 
Il popolo giovane di Copacabana con il Papa

IL POPOLO GIOVANE DI COPACABANA CON IL PAPA

Oltre un milione di giovani sulla spiaggia di Copacabana per il primo corale saluto a papa Bergoglio. Il silenzio e la preghiera per la ragazza francese morta mentre si recava a Rio. La messa finale si terra' a Copacabana

LUCA ROLANDI
RIO DE JANIERO

Il tempo davvero invernale, che presenta una Rio davvero diversa dall'immagine comune e ordinaria, non ha fermato la fiumana di giovani che si sono radunati sulla spiaggia di Copacabana per il primo bagno di folla con papa Francesco. Per la prima volta da quanto Bergoglio ha raggiunto Rio, si trovera’ faccia a faccia con le migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, in questa entusiasmante, nonostante il maltempo, settimana.

Il Papa arriva in elicottero al Forte di Copacabana, presidio militare e ora anche Centro Stampa, poi molto lentamente il trasferimento in auto tra due ali di folla, in delirio: baci, urla, evviva, piccoli bimbi che i genitori consegnano nelle mani del Papa per un bacio o una carezza.

Intanto mentre Bergoglio raggiunge il palco padre Lombardi confermava che a causa della pioggia insistente su Rio de Janeiro gli organizzatori della Gmg dovranno spostare la veglia di sabato notte e la messa conclusiva di domenica dall'area di Guaratiba, gia' attrezzata per ricevere due milioni di persone, alla spiaggia di Copacabana, dove ha luogo la "Festa di benvenuto" che apre la fase principale della Gmg e alla quale il Papa e' il protagonista, insieme ai giovani che lo osannano.

L'intero quartiere di Copacabana e' chiuso al traffico per consentire ai pellegrini di dormire sabato notte nelle strade senza pericoli. In questo momento a Guaratiba ci sono 40 centimetri di acqua e le strade per raggiungere l'area sono impraticabili.

Bandiere, giacche a vento, tutto cio’ che i giovani avevano nel kit e’ stato utilizzato. Stanno meglio i ragazzi del nord abituati a questo clima, meno i caldi rappresentanti di Africa, Asia e America centrale e del Sud. Ma niente li ferma nell’ascoltare il papa e le sue parole.

Prima dell'arrivo del Pontefice un interminabile momento di spettacolo con gruppi e cantanti di tutto il mondo ha fatto da prologo alla cerimonia di benvenuto sul mega palco realizzato per l’occasione sulla spiaggia di Copacabana. Dispiegamento di forze di sicurezza e militari enorme, traffico contenuto e non impazzito, grazie alla giornata di festa di tutta la municipalita’.

A gruppi per l'intero pomeriggio si sono avvicinati i ragazzi ai vari blocchi, per raggiungere le transenne lungo il percorso papali oppure posizionandosi vicino ai maxischermo istallati lungo la spiaggia permettono a tutti di seguire il Papa.

Francesco accende subito il cuore dei giovani ancora prima delle tante e profonde parole. L'aricivescovo di Rio de Janiero Orani Tempesta saluta il Papa, con parole di riconoscenza per Bergoglio e la sua presenza. 

Poi il Papa prende la parola e dice: “Vedo in voi la bellezza del volto giovane di Cristo e il mio cuore si riempie di gioia! Ricordo la prima Giornata Mondiale della Gioventù a livello internazionale. È stata celebrata nel 1987 in Argentina, nella mia città di Buenos Aires. Custodisco vive nella memoria queste parole del beato Giovanni Paolo II ai giovani: “Ho tanta speranza in voi! Mi auguro soprattutto che rinnoviate la vostra fedeltà a Gesù Cristo e alla sua croce redentrice” (Discorso ai Giovani (11 aprile 1987)”. Poi ricorda  e prega la ragazza la giovane Sophie Morinière morta nel tragico incidente nella Guyana francese  e altri giovani feriti,  nel viaggio che li stava portando a Rio.

Francesco ricorda con ammirazione e riconoscenza Benedetto XVI che convoco’ la Gmg di Rio nel 2011 a Madrid e dice: “oggi siete qui, anzi oggi siamo qui, insieme, uniti per condividere la fede e la gioia dell’incontro con Cristo, dell’essere suoi discepoli. Questa settimana, Rio diventa il centro della Chiesa, il suo cuore vivo e giovane, perché voi avete risposto con generosità e coraggio all’invito che Gesù vi ha fatto di rimanere con Lui, di essere suoi amici”.

Il treno di questa Giornata Mondiale della Gioventù è venuto da lontano e ha attraversato tutta la Nazione E’ il motto brasiliano seguendo le tappe del progetto «Bota fé – Metti fede» il culmine di un cammino ben rappresentato a Rio dal Corcovado, il Cristo Redentore che abbraccia e  benedice. 

“Guardando questo mare – prosegue il pontefice – la spiaggia e tutti voi, mi viene in mente il momento in cui  Gesù ha chiamato i primi discepoli a seguirlo sulla riva del lago di Tiberiade. Oggi Gesù ci chiede ancora: Vuoi essere mio discepolo? Vuoi essere mio amico? Vuoi essere testimone del mio Vangelo?”

Il Papa ricorda nel suo discorso e li ringrazia: il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il caro Cardinale Stanisław Ryłko, e tutti coloro che lavorano con lui. Ringrazio Monsignor Orani João Tempesta, Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, “per la cordialità con cui mi ha accolto e per il grande lavoro svolto per preparare questa Giornata Mondiale della Gioventù, assieme alle varie diocesi di questo immenso Brasile” e altrettanto fa con le autorita’ civili .

Ala fine nel tripudio generale che scalda i corpi bagnati dei giovani fedeli, Francesco afferma: "A tutti e a ciascuno il mio affettuoso abbraccio nel Signore. Fratelli e amici, benvenuti alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, in questa meravigliosa città di Rio de Janeiro!”. Il Papa non si ferma continua e presenta la sua catechesi con il discorso di benvenuto alla festa di accoglienza. Siamo solo all'inizio della Gmg anche se sembra un tempo infinito.
 
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