Il C8 dei cardinali diventa C9 e lavora sul dossier Curia

28/04/2014 

 
 

Francesco con il "C8" ad Assisi

(©LAPRESSE) FRANCESCO CON IL "C8" AD ASSISI

Il Papa e il Segretario di Stato Parolin presenti ai lavori: i collaboratori di Francesco hanno cominciato a esaminare la situazione dei Pontifici consigli

ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO

All'indomani della duplice canonizzazione, gli otto porporati consiglieri di Francesco si sono messi al lavoro sulla riforma della Curia romana nella Casa Santa Marta. Il gruppo è stato denominato C8 ma sarebbe forse meglio chiamarlo C9, perché anche questa volta alle due riunioni di oggi ha partecipato anche il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, che il Papa vuole evidentemente coinvolgere direttamente nel processo di riorganizzazione dei dicasteri della Santa Sede. Anche Francesco è stato sempre presente ai lavori, come sempre ascoltando: lui e il Segretario di Stato si sono assentati giusto il tempo dell'udienza concessa ai reali di Spagna.

Il consiglio di cardinali, istituito da Papa Bergoglio un mese esatto dopo la sua elezione, ha il compito di aiutarlo nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di revisione della Costituzione «Pastor bonus» sulla Curia romana. Questa mattina e questo pomeriggio si sono cominciate a prendere in esame la situazione e le proposte di riforma dei Pontifici consigli. Ognuno dei porporati aveva una «ponenza» da presentare ai colleghi, cioè ha studiato il materiale pervenuto e ne ha offerto una sintesi.

Come si ricorderà il tema della riforma della Curia era rimasto fermo negli ultimi mesi perché lo scorso febbraio il consiglio dei cardinali aveva esaminato i temi legati alle finanze e all'economia vaticana, facendo propria la proposta di una delle commissioni referenti per la costituzione della Segreteria per l'Economia, il «ministero delle Finanze» centralizzato con il controllo sulle spese e sul personale.  Sempre a febbraio il gruppo aveva anche affrontato il tema della riforma dello Ior, a fronte della relazione dell'apposita commissione referente.

Il lavoro proseguirà fino a mercoledì sera. Poi una successiva sessione è prevista il prossimo luglio (quattro giorni). Bisognerà attendere quella data perché venga esaurita la discussione sulle proposte e si possa cominciare a conoscere quali suggerimenti saranno presentati al Papa. Fino ad oggi si è parlato della possibilità di accorpare alcuni Pontifici consigli e si è accennato alla possibilità di istituire la nuova figura del «moderator Curiae» per coordinare il lavoro dei dicasteri. L'esigenza più sentita è quella di razionalizzare le strutture dei tanti uffici presenti, al fine di rendere più snella e meno burocratica la stessa Curia.

Gli otto cardinali consiglieri del Papa sono: Giuseppe Bertello (unico italiano e unico curiale presente), Francisco Javier Errázuriz Ossa (unico emerito del gruppo), Oswald Gracias, Reinhard Marx (nominato anche coordinatore del Consiglio per l'economia, composto da cardinali e laici esperti di materia finanziarie), Laurent Monsengwo Pasinya, Sean Patrick O’Malley, George Pell (già arcivescovo di Sidney e ora «ministro dell'Economia»), Andrés Rodríguez Maradiaga. Quest'ultimo svolge anche l'incarico di coordinatore, mentre la funzione di segretario è stata affidata al vescovo di Albano Marcello Semeraro.

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