L’ANTICRISTO alla luce delle rivelazioni a Maria Valtorta

30 novembre 2014

 L’ANTICRISTO

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Nel corso della Storia gli ‘anticristi’ – a cominciare dal primoGiuda, membro del Collegio apostolico, per finire agli ultimi, diffusori specie negli ultimi due secoli di ideologie moralmente e spiritualmente distruttive, nonché atee e facenti anche capo ad avversari politici del Cristianesimo – sono stati molti. Nell’Opera valtortiana Gesù li considera però tutti come ‘precursori’ del vero Anticristo[1]per eccellenza: un Anticristo che tuttavia – contravvenendo ad una interpretazione comune dei testi dell’Apocalisse, interpretazione che lo vorrebbe fare comparire solo alla fine della Storia umana confondendo la sua ‘manifestazione’ con quella finale di Satana – si manifesta in realtà nel corso della Storia.

Ad una prima lettura dell’Opera si potrebbero però confondere – almeno in alcuni brani – la tribolazione anticristica nel corso della storia con quella satanica della fine del mondo.

Ciò succede perché la prima tribolazione con la battaglia e sconfitta dell’Anticristo[2] e delle due ‘Bestie’ dell’Apocalisse che lo sostengono, è ‘figura’ anticipata della successiva e più grande tribolazione che arriverà in occasione della battaglia finale scatenata e portata avanti direttamente da Satana[3].

Sconfitto l’Anticristo, Dio farà infatti ‘incatenare’ Satana da un suo Angelo[4] cosicché, senza le sue sobillazioni, seguirà per l’Umanità un lungo periodo di relativa ‘pace’.

Liberato dopo questo periodo, successivo alla precedente sconfitta dell’Anticristo, Satana muoverà nuovamente contro la Cristianità nella cosiddetta guerra di ‘Gog e Magog’, per uscirne poi definitivamente battuto[5] ed essere relegato per l’eternità nell’inferno dove le due Bestie (la Bestia del mare e la Bestia della terra) lo stavano attendendo già dalla precedente sconfitta.

Dio chiuderà a quel punto l’avventura della Storia umana e potrà così dare inizio, al giusto tempo, alla Risurrezione dei morti e al Giudizio Universale.[6]

Gesù – con riferimento a quanto sopra detto e alla ‘cronologia’ dell’Apocalisse – fornisce alla mistica chiarimenti illuminanti quando le dice:[7]

27.8.43

«Anche nell’Apocalisse pare che i periodi si confondano, ma non è così. Sarebbe meglio dire: si riflettono nei tempi futuri con aspetti sempre più grandiosi.

Ora siamo al periodo che Io chiamo: dei precursori dell’Anticristo. Poi verrà il periodo dell’Anticristo che è il precursore di Satana. Questo sarà aiutato dalle manifestazioni di Satana: le due bestie nominate nell’Apocalisse. Sarà un periodo peggiore dell’attuale. Il Male cresce sempre di più. Vinto l’Anticristoverrà il periodo di pace per dare tempo agli uomini, percossi dallo stupore delle sette piaghe e della caduta di Babilonia, di raccogliersi sotto il segno mio. L’epoca anticristiana assurgerà alla massima potenza nella sua terza manifestazione, ossia quando vi sarà l’ultima venuta di Satana.

Avete capito? Credere occorre, e non cavillare. Veramente tu avevi capito, appunto perché non cavilli. I dettati non si contraddicono fra loro. Occorre saperli leggere con fede e semplicità di cuore.

Come uno a cui prema di far intendere una cosa, Io vado sempre dritto alla cosa che più importa e che qui è il mio Regno. Perché nel Regno è la giustificazione del mio essermi incarnato e morto. Perché nel Regno è la prova della mia infinita potenza, bontà, sapienza. Perché nel Regno è la prova della vita eterna, dellarisurrezione della carne, del mio potere di GiudicePerciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio trionfo, il mio Regno, la sconfitta di Satana in se stesso, nella sua creatura, nei precursori.

Leggete bene e vedrete bene che non vi è contraddizione. Quello che ho detto ho detto.»

 

Gesù parlava in questo brano alla mistica nel 1943 – cioè nel secolo scorso, nel pieno della seconda guerra mondiale, epoca da Lui definita dei ‘Precursori dell’Anticristo’ – ma preannunciava che in seguito sarebbe presto venuta l’epoca del vero Anticristo e dopo la sconfitta dello stesso (come precisato anche nell’Apocalisse con la caduta di ‘Babilonia’, termine che nelle spiegazioni del Gesù valtortiano simboleggia l’Umanità intera caduta pesantemente nel peccato) sarebbe venuta un’epoca di pace.

Gesù

http://movimentoneval.altervista.org/appendice01.htm

Maria Valtorta‘I Quaderni del 1943’– ed. C.E.V.

20.8.43.

Dice Gesù:

«Se si osservasse per bene quanto da qualche tempo avviene, e specie dagli inizi di questo secolo che precede il secondo mille, si dovrebbe pensare che i sette sigilli sono stati aperti.[2] Mai come ora Io mi sono agitato per tornare fra voi con la mia Parola a radunare le schiere dei miei eletti per partire con essi e coi miei angeli a dare battaglia alle forze occulte che lavorano per scavare all’umanità le porte dell’abisso.

Guerra, fame, pestilenze, strumenti di omicidio bellico – che sono più che le bestie feroci menzionate dal Prediletto – terremoti, segni del cielo, eruzioni dalle viscere del suolo e chiamate miracolose a vie mistiche di piccole anime mosse dall’Amore, persecuzioni contro i miei seguaci, altezze d’anime e bassezze di corpi, nulla manca dei segni per cui può parervi prossimo il momento della mia Ira e della mia Giustizia.

Nell’orrore che provate, esclamate: “Il tempo è giunto; e più tremendo di così non può divenire!”. E chiamate a gran voce la fine che ve ne liberi. La chiamano i colpevoli, irridendo e maledicendo come sempre; la chiamano i buoni che non possono più oltre vedere il Male trionfare sul Bene.

Pace miei eletti! Ancora un poco e poi verrò. La somma di sacrificio necessaria a giustificare la creazione dell’uomo e il Sacrificio del Figlio di Dio non è ancora compiuta. Ancora non è terminato lo schieramento delle mie coorti e gli Angeli del Segno non hanno ancora posto il sigillo glorioso su tutte le fronti di coloro che hanno meritato d’essere eletti alla gloria.

L’obbrobrio della terra è tale che il suo fumo, di poco dissimile da quello che scaturisce dalla dimora di Satana, sale sino ai piedi del trono di Dio con sacrilego impeto. Prima della apparizione della mia Gloria occorre che oriente e occidente siano purificati per essere degni dell’apparire del mio Volto.

Incenso che purifica e olio che consacra il grande, sconfinato altare – dove l’ultima Messa sarà celebrata da Me, Pontefice eterno, servito all’altare da tutti i santi che cielo e terra avranno in quell’ora – sono le preghiere dei miei santi, dei diletti al mio Cuore, dei già segnati del mio Segno: della Croce benedetta, prima che gli angeli del Segno li abbiano contrassegnati.

È sulla terra che il segno si incide ed è la vostra volontà che lo incide. Poi gli angeli lo empiono di un oro incandescente che non si cancella e che fa splendere come sole la vostra fronte nel mio Paradiso.

Grande è l’orrore di ora, diletti miei; ma quanto, quanto, quanto ha ancora da aumentare per essere l’Orrore dei Tempi ultimi! E se veramente pare che assenzio sia mescolato al pane, al vino, al sonno dell’uomo, molto, molto, molto altro assenzio deve ancora gocciare nelle vostre acque, sulle vostre tavole, sui vostri giacigli prima che abbiate raggiunto l’amarezza totale che sarà la compagnia degli ultimi giorni di questa razza creata dall’Amore, salvata dall’Amore e che si è venduta all’Odio.

Che se Caino andò ramigando sulla Terra per avere ucciso un sangue, innocente, ma sempre sangue inquinato dalla colpa d’origine, e non trovò chi lo levasse dal tormento del ricordo perché il segno di Dio era su di lui per suo castigo[3] – e generò nell’amarezza e nell’amarezza visse e vide vivere e nell’amarezza morì – che non deve soffrire la razza dell’uomo che uccise di fatto e uccide, col desiderio, il Sangue innocentissimo che lo ha salvato?

Dunque pensate pure che questi sono i prodromi, ma non è ancora l’ora. Vi sono i precursori di colui che ho detto potersi chiamare: ‘Negazione’, ‘Male fatto carne’, ‘Orrore’, ‘Sacrilegio’, ‘Figlio di Satana’, ‘Vendetta’, ‘Distruzione’, e potrei continuare a dargli nomi di chiara e paurosa indicazione. Ma egli non vi è ancora.

Sarà persona molto in alto, in alto come un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà, la sete degli onori dopo il nascondimento.

Meno pauroso il vedere piombare una stella dal firmamento che non vedere precipitare nelle spire di Satana questa creatura già eletta, la quale del suo padre di elezione copierà il peccato. Lucifero, per superbia, divenne il Maledetto e l’Oscuro. L’Anticristo, per superbia di un’ora, diverrà il maledetto e l’oscuro dopo essere stato un astro del mio esercito.

A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso[4] perché lo apra. Ma lo spalanchi del tutto perché ne escano gli strumenti d’orrore che nei millenni Satana ha fabbricato per portare gli uomini alla totale disperazione, di modo che da loro stessi invochino Satana Re, e corrano al seguito dell’Anticristo, l’unico che potrà spalancare le porte d’abisso per farne uscire il Re dell’abisso, così come il Cristo ha aperto le porte dei Cieli per farne uscire la grazia e il perdono, che fanno degli uomini dei simili a Dio e re di un Regno eterno in cui il Re dei re sono Io.

Come il Padre ha dato a Me ogni potere[5], così Satana ha dato ad esso ogni potere, e specie ogni potere di seduzione, per trascinare al suo seguito i deboli e i corrosi dalle febbri delle ambizioni come lo è esso, loro capo. Ma nella sua sfrenata ambizione troverà ancora troppo scarsi gli aiuti soprannaturali di Satana e cercherà altri aiuti nei nemici del Cristo, i quali, armati di armi sempre più micidiali, quali la loro libidine verso il Male li poteva indurre a creare per seminare disperazione nelle folle, lo aiuteranno sinchè Dio non dirà il suo “Basta” e li incenerirà[6] col fulgore del suo aspetto.

Molto, troppo – e non per sete buona e per onesto desiderio di porre riparo al male incalzante, ma sibbene soltanto per curiosità inutile – molto, troppo si è arzigogolato, nei secoli, su quanto Giovanni dice nel capitolo 10 dell’Apocalisse. Ma sappi, Maria, che Io permetto si sappia quanto può essere utile sapere e velo quanto trovo utile che voi non sappiate.

Troppo deboli siete, poveri figli miei, per conoscere il nome d’onore dei ‘sette tuoni’ apocalittici. Il mio Angelo ha detto[7] a Giovanni: “Sigilla quello che han detto i sette tuoni e non lo scrivere”. Io dico che ciò che è sigillato non è ancora ora che sia aperto e se Giovanni non lo ha scritto Io non lo dirò.

Del resto non tocca a voi gustare quell’orrore e perciò… Non vi resta che pregare per coloro che lo dovranno subire, perché la forza non naufraghi in essi e non passino a far parte della turba di coloro che sotto la sferza del flagello non conosceranno penitenza e bestemmieranno Iddio in luogo di chiamarlo in loro aiuto. Molti di questi sono già sulla terra e il loro seme sarà sette volte sette più demoniaco di essi.

Io, non il mio angelo, Io stesso giuro che quando sarà finito il tuono della settima tromba e compito l’orrore del settimo flagello[8], senza che la razza di Adamo riconosca il Cristo Re, Signore, Redentore e Dio, e invocata la sua Misericordia, il suo Nome nel quale è la salvezza, Io, per il mio Nome e per la mia Natura, giuro che fermerò l’attimo nell’eternità. Cesserà il tempo e comincerà il Giudizio. Il Giudizio che divide in eterno il Bene dal Male dopo millenni di convivenza sulla Terra.

Il Bene tornerà alla sorgente da cui è venuto. Il Male precipiterà dove è già stato precipitato dal momento della ribellione di Lucifero e da dove è uscito per turbare la debolezza di Adamo nella seduzione del senso e dell’orgoglio.

Allora il Mistero di Dio si compirà. Allora conoscerete Iddio. Tutti, tutti gli uomini della terra, da Adamo all’ultimo nato, radunati come granelli di rena sulla duna del lido eterno, vedranno Iddio Signore, Creatore, Giudice, Re.

Sì, lo vedrete questo Dio che avete amato, bestemmiato, seguito, schernito, benedetto, vilipeso, servito, sfuggito. Lo vedrete. Saprete allora quanto Egli meritava il vostro amore e quanto era meritevole il servirlo.

Oh! Gioia di coloro che avranno consumato se stessi nell’amarlo e nell’ubbidirlo! Oh! Terrore di coloro che sono stati i suoi Giuda, i suoi Caini, di coloro che hanno preferito seguire l’Antagonista e il Seduttore in luogo del Verbo umanato in cui è Redenzione; del Cristo: via al Padre; di Gesù: Verità santissima; del Verbo: Vita vera.»

divisore con violetta

Prospetto riepilogativo

Maria ValtortaI Quadernetti, pag. 240 – 2a edizione 2006 – Ed. C.E.V.

Nota iniziale dell’Editore: “Senza data e senza alcun’altra premessa” 

I° periodo: l’attuale, detto dei ‘Precursori’ dell’Anticristo.

II° periodo: quello dell’Anticristo vero e proprio, il quale sarà aiutato dalle due manifestazioni della Bestia: il violento e l’altro che vince con finta dolcezza.

Sarà un periodo di lotte tremende, tanto umane (guerre ecc.) che sovrumane (tentazioni di dottrine ecc.).

Durante questo tempo Iddio cercherà di richiamare l’uomo mediante castighi santi perché usati per santificare.

Esauriti senza buon frutto i medesimi, Satana sarà per qualche tempo incatenato, con la sconfitta dell’Anticristo e dei suoi alleati naturali (potenti della terra) e soprannaturali (le due manifestazioni di Satana).

III° periodo: epoca di sosta per radunare le forze dell’uomo e convogliarle al Cielo.

Il mio Regno della (nella?) terra.

Sarà il prodigio della Grazia che verrà effusa come un diluvio per salvare.

Ma per un fatto contrario a quello di Noé la maggior parte degli uomini (dei cuori?) si chiuderà, barricandosi nelle fortezze lasciate da Satana e solo i non satanici, restando fuori di esse, saranno sommersi, lavati, illuminati dalla Grazia.

IV° periodo: esaurito il tempo destinato dalla mia Sapienza all’estrema prova, lascerò Satana venire per l’ultima volta.

Il tempo di Satana sarà 7 volte 7 più crudele di quello dell’Anticristo.

Il re del male scorazzerà ovunque per riunire i suoi adepti quando il Male sarà sconfitto dal Bene e maledetto in eterno là dove (…) nel suo regno infernale come io ho (…) i miei nel regno celeste. (Nota dell’Editore: tutta la frase è di difficile lettura e alcune parole le abbiamo omesse perché illeggibili)

V° periodo: Il Giudizio supremo. La mia ora di trionfo poiché sarà l’ora in cui il mio essere avrà raggiunto lo scopo per cui è: ossia la salvezza del genere umano che si è ricordato d’esser figlio dell’Altissimo.

(Nota finale dell’Editore: “Lo scritto è sulle prime tre facciate di un foglietto piegato in due. In capo alla quarta facciata è la firma: Maria Valtorta”).


[1] Nota importante: Tutti i ‘grassetti’ riportati nei testi, con riferimento in particolare ai brani valtortiani, non sono contenuti nel testo ufficiale dell’Opera della Mistica, ma sono stati qui inseriti per attirare l’attenzione dei lettori su determinati concetti meritevoli di particolare attenzione. Il corsivo invece si trova nel testo originale.

[3] Cfr. Gen. 4,15.

[5] Cfr. Mt. 28,18.

[6] Nota dell’Editore (a pag. 245 della seconda edizione del 2006) che precisa: ‘li incenerirà…’. Su una copia dattiloscritta, la scrittrice annota a matita: “Sconfitta dell’Anticristo, ma non Giudizio universale.” Notiamo un contatto con 2 Tessalonicesi 2,8.

[7] Nota dell’Editoreha detto in Apocalisse 10,4.

[8] Nota dell’editoresettimo flagello… Sulla stessa copia dattiloscritta, la scrittrice annota qui: “I sette tuoni corrispondono alle 7 piaghe descritte avanti, al dì 22.8” e più sotto con scrittura non sempre ben leggibile: “Quando parla qui allude al tempo di pace che precederà la fine, tempo in cui comincerà la selezione finale sotto la ultima manifestazione del Cristo-Re che molti non vorranno seguire. Il mistero di Dio si compie subito dopo.” 

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