[OMOFOLLIE] CHE LA DIRITTA VIA ERA SMARRITA

 

bussola

Gentilmente segnalatoci da due nostri amici e lettori, condividiamo con voi e sottoponiamo alla vostra riflessione un documento (per ora ufficioso), intitolato "Strade di coraggio", stilato dai Rover e Scolte AGESCI (16-20 anni) riunitisi a S. Rossore. 

 

>> Qui è scaricabile il pdf <<

 

Ci piace in particolare soffermarci su un punto "caldo" nel dibattito di questi mesi: la "questione" omosessuale.

Amore 
Desideriamo essere testimoni di un amore autentico e universale, non come mero uso del corpo, ma come cammino fatto di rispetto, attenzione all'altro, dialogo aperto e sincero, visto come via per aprirsi al mondo e andare oltre le sovrastrutture mentali (pregiudizi e preconcetti). Desideriamo ridare il vero significato e la giusta collocazione all'amore, contro la disgregazione sociale e familiare, perché vediamo la bellezza e la sfida della vita in famiglia come opportunità per imparare ad amare.
Trasmettendo i nostri valori cattolici e scout, rifiutiamo l'idea della provvisorietà e crediamo coraggiosamente che esista un amore per sempre, l'amore di chi costruisce una relazione e cresce insieme giorno donandosi al Signore.

 

CI IMPEGNIAMO 
• ad essere testimoni di un amore autentico ed universale e portare avanti valori di non discriminazione e di accoglienza nei confronti delle persone di qualunque orientamento sessuale; 
• a vivere coraggiosamente e con serietà una scelta consapevole di amore autentico e duraturo, considerando la famiglia (intesa come qualunque nucleo di rapporti basati sull'amore e sul rispetto) come comunità primaria e strumento privilegiato di formazione ai valori di apertura e convivenza dell’individuo nella società, senza discriminare persone che hanno vissuto o stanno vivendo esperienze quali divorzio o convivenza.

 

CHIEDIAMO 
• all'Agesci di allargare i propri orizzonti affinché tutte le persone – indipendentemente dall'orientamento sessuale – possano vivere l’esperienza scout e il ruolo educativo con serenità senza sentirsi emarginati. Chiediamo inoltre all’Agesci che dimostri maggiore apertura riguardo a temi quali omosessualità, divorzio, convivenza, attraverso occasioni di confronto e di dialogo, diventando così portavoce presso le istituzioni civili ed ecclesiastiche di una generazione che vuole essere protagonista di un cambiamento nella società. A questo proposito, chiediamo alla Chiesa di accogliere e non solo tollerare qualsiasi scelta di vita guidata dall'amore; 
• che l'Agesci non consideri esperienze di divorzio, convivenza o omosessualità invalidanti la partecipazione alla vita associativa e al ruolo educativo, fintanto che l'educatore mantenga i valori dell'integrità morale; 
• alla Chiesa di mettersi in discussione e di rivalutare i temi dell'omosessualità, convivenza e divorzio, aiutandoci a prendere una posizione chiara; 
• che lo stato porti avanti politiche di non discriminazione e accoglienza nei confronti di persone di qualunque orientamento sessuale, perché tutti abbiamo lo stesso diritto ad amare ed essere amati e che questo amore sia riconosciuto giuridicamente affinché possa diventare un valore condiviso.
• allo Stato di agevolare sia dal punto di vista economico che burocratico le pratiche di adozione nazionale.

 

Pensiamo che un simile "documento", partorito da giovani sedicenti "cattolici" parli da sé. Forse questi scout hanno bisogno di… ritrovare la bussola.

 

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