Siria, assaltata l’antica città cristiana di Saidnaya

5/10/2013 

Cristiani in Siria

CRISTIANI IN SIRIA

Terroristi islamici hanno assaltato la città siriana che parla aramaico. Migliaia in fuga verso la “Valle dei cristiani”

RAFFAELE GUERRA

Dopo Maalula, la guerra civile siriana assesta un altro duro colpo al cristianesimo mediorientale: è di questi giorni la notizia secondo cui un numeroso commando di ribelli islamici ha assaltato e depredato la città di Saidnaya, in cui ancora si parla la lingua di Gesù  Cristo.

Secondo l’agenzia vaticana Fides, alcune milizie islamiche provenienti da Yabroud e dall’entroterra libanese sono calate sulla città cristiana uccidendo almeno un uomo e ferendone altri.

“Si tratta di banditismo, ma anche di vendetta contro i cristiani”, ha dichiarato un sacerdote ortodosso, che ha chiesto di rimanere anonimo, all’agenzia Fides, aggiungendo: “Non è nostra intenzione conferire un particolare significato a questi atti di persecuzione religiosa, ma dobbiamo dire che si tratta di attacchi mirati che vogliono seminare confusione e paura tra i civili. Oggi i cristiani di Saidnaya temono di avere lo stesso destino di quelli di Maaloula, che sono stati costretti a fuggire”.

Saidnaya è infatti uno dei molti villaggi cristiani dell’entroterra siriano a nord di Damasco in cui ancora si parla aramaico. Si tratta di un’area particolarmente sensibile non solo dal punto di vista dei diritti umani, ma anche per il suo patrimonio storico e artistico: non sono pochi, infatti, gli edifici bizantini, tra chiese e monasteri.

Un anonimo abitante della città, intervistato dall’agenzia vaticana, si è rivolto alle istituzioni internazionali: “Ci appelliamo in maniera forte alla Comunità Internazionale. Nessuno ci aiuta e il radicalismo islamico sta diventando sempre più discriminatorio. Ci sentiamo abbandonati. Nessuno muove un dito per difendere gli abusi contrari ai diritti umani in Siria: chiediamo alla Commissione dell’ONU di Ginevra di intervenire”.

Piccoli comitati stanno comunque nascendo in tutto il territorio siriano, soprattutto per prevenire i violenti attacchi degli islamisti che combattono contro Bashar Al-Assad. Questo è quanto sta accadendo proprio in questi giorni nella “Valle dei cristiani”, un’area della Siria occidentale che ospita circa 50 villaggi appunto a maggioranza cristiana. Ad oggi, più di duecentomila fuggiaschi hanno raggiunto questi centri, nonostante gli attacchi si moltiplichino di giorno in giorno. Nient’altro come la “Valle dei cristiani”, dunque, ci mostra oggi il destino di assedio e persecuzione che tocca al cristianesimo in Siria e in tutto il Medio-Oriente.

 
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