Wojtyla, Floribeth e quel miracolo che vale la santità

15/04/2014 

Wojtyila appena diventato Giovanni Paolo II

(©ANSA) WOJTYILA APPENA DIVENTATO GIOVANNI PAOLO II

Pubblichiamo un brano del libro di Tornielli “L’ultimo miracolo” (Piemme, in libreria da oggi) sui retroscena del prodigio che ha reso santo Giovanni Paolo II

ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO

Papa Wojtyla viene canonizzato e dunque il suo culto esteso a tutta la Chiesa cattolica grazie a un evento accaduto in Costa Rica. Una guarigione «inspiegabile» secondo membri della Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi. Le testimonianze presenti in questo capitolo sono tratte dai documenti della causa di canonizzazione (…).

La signora Floribeth Mora Díaz è nata il 19 giugno 1963 a San José in Costa Rica. Si è sposata il poliziotto Edwin Arce Abarca. Dal loro matrimonio sono nati quattro figli. La storia che stiamo per raccontare ha inizio la mattina dell’8 aprile 2011. La donna si era alzata come al solito di buon’ora, ma aveva avvertito un «mal di testa molto forte, che le provocava anche conati di vomito incontenibili». Il marito preoccupato decide di portarla di corsa al Pronto soccorso dell’ospedale «Max Peralta» di Cartago, venticinque chilometri a est di San José, capitale del Costa Rica.

I medici le somministrano del «Voltaren» per via intramuscolare e le consigliano un periodo di riposo. Il marito decide allora di portare la moglie, con tutta la famiglia, in vacanza per rilassarsi. Ma il mal di testa tuttavia persiste e in modo tale che ad ogni movimento Floribeth avverte dolori molto fastidiosi. Perciò la donna chiede al marito di essere di nuovo portata dal medico.

Il 13 aprile Floribeth viene trasferita all’ospedale «Calderón Guardia» di San José di Costa Rica, dotato di un reparto di neurochirurgia. Il 14 aprile le viene eseguito un esame di angio-arteriografia che evidenzia un aneurisma fusiforme dell’arteria cerebrale media di due centimetri di lunghezza e 0,60 di larghezza. Il dottor Alejandro Vargas Román decide di consultarsi con altri colleghi specialisti, che concordarono sulla gravità del quadro clinico e sull’esclusione di un intervento chirurgico che avrebbe potuto avere conseguenze fatali dato che non c’erano in Costa Rica strutture ospedaliere in grado di praticare un intervento di by-pass vascolare intracranico. Viene adottata come unica soluzione il monitoraggio costante della pressione arteriosa. La diagnosi è dunque terribile e la prognosi riservata: rottura di aneurisma fusiforme dell’arteria cerebrale media destra con emorragia subaracnoidea. In sostanza per la donna c’è ben poco da fare (…).

Floribeth torna a casa, e rimane immobile a letto. Non può fare sforzi. Può soltanto attendere gli eventi, non le viene prospettata alcuna possibilità di guarigione. È il 1° maggio, in quelle ore in piazza San Pietro, si celebra la beatificazione di Giovanni Paolo II (…). «Io continuavo a stringere tra le mani l’immaginetta del Papa Giovanni Paolo II e mi affidavo con tutta me stessa alla sua intercessione perché mi aiutasse a guarire. Anche mio marito, come me, si affidava nelle preghiere al Signore e si aggrappava con fiducia all’aiuto del Papa, chiedendo con insistenza la guarigione dalla mia malattia». E la guarigione inspiegabile accade.

"L'ultimo miracolo. Perchè Giovanni Paolo II è santo", di Andrea Tornielli, edizioni Piemme, 2014, 168 pagine, 13,90 euro.

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