La «nostalgia» di Bergoglio per San Pantaleone

23/07/2014   
 
Il Papa con il mate

IL PAPA CON IL MATE

Il Pontefice invia un messaggio ai fedeli che il 27 luglio si raduneranno a Buenos Aires per il 50esimo anniversario del santuario

REDAZIONE
ROMA

 

«Desidero stare accanto a voi per poter rivivere in qualche modo le occasioni in cui ho potuto recarmi al santuario per aiutare i sacerdoti nelle confessioni». «Tornavo a casa spiritualmente rafforzato dalla testimonianza di fede. Non è immaginabile tutto il bene che ho ricevuto. E per tutto questo bene desidero ringraziare». Lo scrive papa Francesco ai fedeli e ai pellegrini che domenica prossima, 27 luglio, si raduneranno nel barrio di Mataderos, a Buenos Aires, per celebrare il cinquantesimo anniversario del santuario di San Pantaleone.

Nel messaggio, diffuso dall'Osservatore romano, il Pontefice ricorda con nostalgia i tempi in cui, come arcivescovo della capitale argentina, visitava personalmente la parrocchia dedicata al santo medico di Nicomedia. «Io prego per voi – ha assicurato Bergoglio -, per le vostre famiglie, per il santuario e per i sacerdoti», sottolineando che «molti volti passano» per la sua memoria, insieme con «molti nomi di collaboratori» e ha rievocato i «tanti gesti di speranza nella fila per venerare l'immagine di san Pantaleone. Tutta quella testimonianza di fede e di preghiera – ha affermato – ora mi aiutano ad avere fiducia e a pregare di più».

Infine, il Papa ha descritto il santuario come «un tempio che appare fermo, ma che il popolo di Dio pellegrino fa camminare. Così ha camminato per cinquant'anni nei cuori di tanti fedeli che sono venuti a venerare il santo, a implorare la salute e a professare la loro fede. Così ha camminato nel cuore del quartiere, proiettandosi per tutta la città. Prego il Signore – ha concluso – che vi conceda la grazia di continuare a camminare, di continuare questo pellegrinaggio del cuore in mezzo alla grande città. In questi giorni di celebrazione dei cinquant'anni sono insieme a voi. Vi chiedo per favore di non dimenticare di pregare per me».

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