La preoccupazione della Cei “Crisi grave, fate in fretta”

27/03/2013 

   

Il cardinale Bagnasco

IL CARDINALE BAGNASCO

L’incontro tra Bersani e Bagnasco

GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO

Il 20 maggio sarà Papa Francesco a confrontarsi con l’assemblea Cei sul malessere che mina la coesione sociale. Ieri il capo dei vescovi ha prestato ascolto al tentativo di Bersani. Nel convento di suore dove risiede a Roma, il cardinale Bagnasco ha ricevuto a sorpresa il premier incaricato mostrando nei fatti un’apertura di credito della Cei nei confronti della sua «caccia» alla fiducia in Parlamento. Il «dialogo costruttivo» ha riguardato soprattutto la crisi economica («vista anche dall’osservatorio delle parrocchie e della Caritas»). Il leader dell’episcopato ha richiamato l’urgenza che l’Italia abbia in tempi rapidi un governo stabile perché i conti pubblici sono a rischio.

«Famiglie e imprese soffrono, la situazione di incertezza generale che vanifica i sacrifici della gente», ha ammonito il presidente della Cei che ha indicato formule tecniche (esecutivo di larghe intese o di scopo). Ha raccomandato di «fare in fretta» appellandosi al senso di responsabilità e al bene comune. «La priorità è tutelare l’economia e la tenuta sociale». Nessuna ingerenza ma la mossa testimonia apprensione per un repentino ritorno alle urne che aggraverebbe la crisi. In questa legislatura la pattuglia di parlamentari cattolici è ridimensionata.

L’auspicio è un governo di salute nazionale che garantisca alcuni risultati senza contravvenire ai precetti bioetici. «Occorre al più presto dare risposte a un Paese che ha bisogno di una guida certa», avverte Bagnasco. Non «benedice» ma assicura «preghiere». Per il bene dell’Italia, non per il successo di una formula o di una parte politica.

Precedente Un videomessaggio di Papa Francesco per l’ostensione in tv della Sindone Successivo Riserve del CIS sul volume Fanti-Gaeta, la replica del professore