Papa Francesco scrive al parroco di Gaza

18/07/2014 
I bombardamenti a Gaza

(©Ansa)

(©ANSA) I BOMBARDAMENTI A GAZA

Il Vescovo di Roma ha inviato un breve messaggio alla comunità cattolica, prima che l'esercito israeliano iniziasse l'offensiva via terra: «Vi accompagno con la mia preghiera. Che la Vergine Santa vi custodisca»

GIANNI VALENTE
ROMA

«Caro Fratello, ho ricevuto notizie attraverso il padre Mario Cornioli. Sono vicino a voi, alle suore e a tutta la comunità cattolica». Così inizia il breve messaggio personale di conforto che Papa Francesco ha fatto pervenire ieri pomeriggio al parroco di Gaza Jorge Hernandez (missionario argentino dell'Istituto del Verbo Incarnato) e alla sua comunità. «Vi accompagno con la mia preghiera» – fa sapere il Papa – «e con la mia vicinanza. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. Un abbraccio. Fraternamente.Francesco». Poche parole essenziali, che appaiono ancor più intense e eloquenti dopo che l’esercito israeliano ha avviato questa notte l’offensiva di terra della Striscia di Gaza.

Nella giornata di ieri il Papa era stato informato della condizione angosciosa che i circa duecento cattolici di Gaza condividono con tutti gli abitanti della Striscia. Mercoledì pomeriggio tre razzi hanno distrutto una casa di fronte alla parrocchia della Sacra Famiglia, dove si sono trasferite dall'inizio delle operazioni militari israeliane anche le suore di Madre Teresa insieme ai 28 bambini disabili e alle nove anziane da loro accuditi. «In parrocchia», scrive nel suo blog “abuna” Mario Cornioli, sacerdote a Beit Jala  in questi giorni si doveva svolgere il campo estivo. Era appena cominciato e dopo il primo giorno è stato interrotto per il rischio altissimo di poter finire sotto le bombe». A Gaza non ci sono rifugi e non suona la sirena di allarme prima che arrivino le bombe, per cui padre Jorge e le suore hanno preferito rimandare i ragazzi nelle proprie case anche se quelle stesse case potrebbero essere da un momento all’altro le loro tombe. «Tutti i bambini sono terrorizzati, si fanno addosso i vari bisogni e piangono quasi tutto il giorno. Non oso pensare se questo pianto arriverà alle orecchie di Dio cosa potrà succedere».

Nelle considerazioni di molti cristiani, lo scatenarsi di una nuova spirale di sangue e morte viene letta alla luce delle parole e dei gesti che il successore di Pietro aveva sparso in abbondanza come semi di pace tra le zolle smosse della Terra Santa, in occasione del suo recente viaggio in Giordania, Palestina e Israele. «La visita di Papa Francesco», fa notare ancora don Mario Cornioli, «aveva smosso di nuovo lo status quo di un conflitto coltivato da anni e gestito senza volontà di risolverlo».

Precedente Sud Sudan: vacanze in zona di guerra Successivo Sopravvissuta ad un aborto spontaneo e ad un trattamento con pillola abortiva – Ecco la bambina del miracolo