Spending review in Vaticano: il Papa taglia le spese

5/05/2013 

Stanze Vaticane

STANZE VATICANE

Definite le linee guida per i capi dicastero

GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO

L’austerity di Francesco include tagli agli sprechi e maggiore efficienza. Il Papa detta la linea ai ministri vaticani: più coordinamento nelle attività di Curia e risparmi nella gestione delle risorse. In una riunione informale con i capidicastero a margine di una celebrazione, Bergoglio ribadisce che la Chiesa è «un corpo vivo» e illustra la sua idea generale dell’attività di governo. «Più profezia e meno burocrazia», raccomanda.

Lo scarso collegamento tra i vari uffici e l’incomunicabilità tra le diverse strutture fanno sì che spesso ciascun dicastero navighi per conto suo senza rapportarsi con le iniziative degli altri. Francesco anticipa così uno degli orientamenti che caratterizzeranno la futura riforma della Curia (nel segno della collegialità) in cui sarà coadiuvato da otto cardinali-consiglieri. Riguardo alla gestione improntata al risparmio, Francesco rafforza la linea del contenimento delle spese dopo aver già espresso l’auspicio di una «Chiesa povera e per i poveri», slogan-manifesto del programma di governo di cui si è fatto interprete adottando uno stile personale improntato alla semplicità e alla sobrietà.

Prima la scure sui bonus d’inizio pontificato dei 4mila dipendenti e sull’indennità dei commissari Ior, ora sugli sprechi dei ministeri. La moralizzazione post-Vatileaks investe i bilanci della macchina curiale.

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