Lombardi: “Non ci sono segreti da rivelare da parte del Vaticano”

23/06/2013 

Padre Lombardi

PADRE LOMBARDI

Sulla vicenda di Emanuela Orlandi parla al Tg2 il portavoce della Santa Sede

REDAZIONE
ROMA

 

Dopo tanto tempo cosa può dire la Santa Sede su questa dolorosa vicenda? 

Anzitutto che la scomparsa di una persona è sempre una grande tragedia che provoca tanto dolore, non solo per la persona interessatama anche per la famiglia. E la scomparsa di una persona ci deve fare ricordare anche le tante altre persone che scompaiono nel mondo e che vengono poi dimenticate.

Ma rispetto a segreti veri o presunti c’è stata collaborazione da parte del Vaticano? 
Certamente, fin dall’inizio. Giovanni Paolo II ha rivolto molti appelli. E poi coloro che hanno avuto funzioni e responsabilità nella Santa Sede hanno sempre collaborato con gli inquirenti italiani, hanno messo a disposizione tutte le informazioni che avevano, hanno permesso il controllo delle linee telefoniche, hanno risposto alle rogatorie. Anche per la tomba di De Pedis, si è incoraggiato ad approfondire definitivamente, in modo tale che non rimanesse una zona d’ombra possibile. Quello che però io voglio dire assolutamente è che non ci sono dei segreti mantenuti e che avrebbero potuto servire per risolvere il caso, non c’è stata una copertura. Contiunuare a dirlo e a pensarlo è calunnioso.

Si continua a parlare ancora oggi di piste per arrivare a una verità su Emanuela Orlandi. Qual è la sua opinione? 
Purtroppo questi 30 anni sono anche 30 anni di piste false che non hanno dato alcun risultato. Io inviterei a un rispetto dei fatti, a un rigore nella ricerca e a stare agli interlocutori veramente attendibili. Per parte del Vaticano certamente gli interlocutori sono la magistratura italiana.

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