Pakistan, a fuoco oltre cento case nella colonia cristiana

10/03/2013 
lahore. La case dei cristiani devastate dal fuoco

LAHORE. LA CASE DEI CRISTIANI DEVASTATE DAL FUOCO

E’ successo a Lahore: folla inferocita per la notizia di un 26enne accusato di blasfemia dopo un litigio con un barbiere

MAURO PIANTA
ROMA

Ancora un accusa (con ogni probabilità falsa) di blasfemia e in Pakistan si scatena la violenza contro i cristiani. Un diverbio tra un cliente e un barbiere,a Lahore, Pakistan centrale, ieri pomeriggio. Il proprietario del negozio, il musulmano Imran Shahid, si rifiuta di tagliare i capelli al 26enne cristiano Sawan Masih. Il musulmano avrebbe usato parole offensive sul cristianesimo, il giovane avrebbe replicato. Risultato: nei suoi confronti scatta l’accusa di blasfemia.

Il caso monta e una folla inferocita di oltre 3mila persone attacca la sua casa. Guidati da Shafiq Ahmed, musulmano intenzionato ad uccidere Sawan, i dimostranti si sono riversati nella zona dove vivono 130 famiglie cristiane, incendiando ed in parte distruggendo la casa di Sawan, assente, e malmenando suo padre, Chaman Masih.  

Dopo aver gravemente danneggiato la casa del presunto autore della blasfemia Sawan, conosciuto anche con il soprannome di Bubby, la folla si è accanita anche contro le case delle altre famiglie cristiane. In totale sonostate devastate e incendiate 175 abitazioni. Questo ha provocato una fuga in massa dalla zona di uomini, donne e bambini che hanno abbandonato non solo le loro abitazioni, ma anche tutti i loro beni.

Stessa sorte ha avuto il veicolo di un pastore di una chiesa cristiana che era arrivato nella Joseph Colony per verificare i fatti ma che è stato costretto dagli attaccanti ad una precipitosa fuga.

La protesta, cominciata nel pomeriggio, è durata fino a sera, quando sul posto è giunto un contingente di agenti della polizia pachistana che per placare la protesta hanno confermato che contro il presunto blasfemo Savan era stata registrata una denuncia in base all'articolo 295-C del Codice penale pachistano che prevede la pena di morte.

Da parte sua Hafiz Abdul Majid, responsabile del posto di polizia di Badami Bagh, competente per l'area dove è avvenuto l'incidente, ha detto al quotidiano Pakistan Today che «indagini preliminari hanno mostrato che le accuse di blasfemia sarebbero insussistenti», ma che «gli agenti sono stati costretti a registrare la denuncia contro il giovane cristiano per placare la folla infuriata».

«Ci sono alcuni elementi religiosi – ha aggiunto – che cercano di sfruttare le situazioni per i loro interessi ma cercheremo di far sì che nessuno sia danneggiato da queste persone che hanno come unico scopo di fomentare l'odio religioso».

Il ministro del Punjab Rana Sanaullah ha confermato che il cittadino cristiano si trova agli arresti e ha promesso che tutte le persone coinvolte nell'incendio saranno arrestate. Il governo locale cercherà di riparare ai danni subiti dalle famiglie cristiane colpite, ha aggiunto.  La blasfemia è un reato che può essere punito con l'ergastolo o la pena di morte in Pakistan, dove il 97 per cento dei 180 milioni di abitanti è di fede musulmana.

Reagendo all'incidente, il consigliere del primo ministro pachistano per le Minoranze religiose, Paul Bhatti, ha assicurato che «abbiamo preso nota dell'accaduto e stiamo seguendo i fatti». Ricordando il caso della ragazza minorenne Rimsha Masih accusata di blasfemia e poi assolta, Batti ha concluso che «quello è stato un successo ottenuto con la perseveranza. Ma simili incidenti continuano a verificarsi. Sono diventati parte della nostra routine. Stiamo cercando di fare del nostro meglio per mettervi fine».

L'ira della comunità islamica non si è placata, e stamani un nutrito gruppo di persone ha saccheggiato la Joseph Colony, per poi dare fuoco alle case. "Stavamo lavorando come ogni giorno – racconta ad AsiaNews Salamat Masih, un abitante dell'insediamento – quando abbiamo iniziato a sentire dei rumori, e all'improvviso un muro di gente è piombato nella colonia. Hanno gettato acido e preso a sassate le nostre case, poi hanno appiccato il fuoco. Le autorità sono intervenute solo quando tutto era distrutto". L'imam locale ha dichiarato che Sawan sarà ucciso non appena trovato.

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